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Avanti con il governo. Questa la decisione assunta al termine del vertice tra Lega e PdL

8 nov 2010
“Avanti con l'azione di Governo. C’è un’assoluta sintonia sui problemi, a cominciare dalla situazione in Veneto''. E’ quanto cita la nota dei due capigruppo della Lega di Camera e Senato diffusa al termine del vertice ad Arcore con Berlusconi. Due ore per studiare le mosse da mettere a segno dopo l'ultimatum lanciato da Gianfranco Fini. Il pensiero di Bossi non è un mistero. Ritiene che i finiani non avranno il coraggio di rompere, perché hanno paura delle elezioni. Così come la sinistra. Nessuna intenzione del Premier di dimettersi. E sfida Fini: “mi voti contro”. C’è chi parla di un Berlusconi bis con l’appoggio dell’UdC. Ma Casini risponde: "Entrare in un governo è come sposarsi: serve la convinzione". E sull’ipotesi del terzo polo commenta: se son rose fioriranno.
Dall’opposizione l’invito a stanare il leader di Futuro e Libertà. Bersani dice basta ai tatticismi. “C’è una crisi politica conclamata – dichiara - ma la risposta è stata insufficiente, illusoria anche da parte di Fini”. "Le crisi - ironizza l’Italia dei Valori - non si aprono nei teatri e nei palazzetti dello sport. Bisogna portarle in Parlamento. E invita il Pd a sfidare la maggioranza con una unitaria mozione di sfiducia. “Solo l'Aula - dice - è la sede giusta per mandare a casa questo governo". Intanto Bossi e Berlusconi si recheranno domani nei territori interessati dalle alluvioni, a dimostrazione di un'assoluta sintonia sui problemi del Paese e sulle azioni da realizzare.

Monica Fabbri

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