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Banca Centrale, sul caso interviene Upr

12 giu 2016
Upr
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E alla vigilia della seduta Consiliare Unione per la Repubblica interviene sul caso Banca Centrale, dopo il licenziamento di Andrea Vivoli e le posizioni espresse da governo e maggioranza. Ripercorre le condizioni che hanno portato ai tanti avvicendamenti ai vertici dell'istituto in questi anni e, in particolare, il licenziamento nel 2009 dell'allora responsabile del Dipartimento Vigilanza, Stefano Caringi per dire: “Oggi sono invertite le parti fra chi attacca e difende, ma il punto è sempre lo stesso”, ricordando come proprio UPR abbia da tempo pronto un progetto di riforma dello statuto di Banca Centrale, che definisce “quanto mai urgente”.
E' il coordinatore Nicola Selva a chiedersi se e come si riferirà della vicenda in Aula, ricordando che Banca Centrale non deve rispondere solo al governo ma al Consiglio Grande e Generale e ai gruppi consiliari, chiedendo di essere informati anche su un altro tema caldo, quello relativo agli stipendi e al numero dei dipendenti, in un sistema del credito “ridimensionato per numeri e aspettative”. Chiede anche che i vertici di BCSM siano sentiti in Commissione Finanze per spiegare quale idea si siano fatti sul sistema finanziario e quale sia la progettualità sul futuro della stessa Banca Centrale

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