Logo San Marino RTV

Bcsm: superata l'audizione in Commissione Finanze ora la scelta del presidente spetta all'Aula

5 mag 2018
Catia Tomasetti e Giacomo NeriBcsm: superata l'audizione in Commissione Finanze ora la scelta del presidente spetta all'Aula
Bcsm: superata l'audizione in Commissione Finanze ora la scelta del presidente spetta all'Aula - L'audizione dei due candidati alla presidenza di Banca centrale è stata al centro della Commissione...
L'audizione dei due candidati alla presidenza di Banca centrale è stata al centro della Commissione Finanze: Catia Tomasetti e Giacomo Neri, i due nomi proposti dal Governo, hanno spiegato a grandi linee la propria visione su Banca centrale, sui suoi rapporti con politica, soggetti vigilati, ma anche con istituzioni estere quali Banca d'Italia, Bce e Fmi.

Entrambi sostengono l'autonomia di via del Voltone ma anche la necessità di dialogo con gli stakeholders del settore finanziario e con la politica.

Banca centrale deve mantenere forte la sua indipendenza quale autorità di vigilanza- sottolinea infatti Tomassetti- però deve essere anche un'autorità dialogante”.

Neri evidenzia come in Bcsm l'azionista di riferimento sia pubblico: quindi “l'indipendenza di Bcsm è prassi- puntualizza- ma non può non esserci una funzione di raccordo tra l'azionista di ultima istanza- lo Stato- e l'operato di Bcsm”.

Dalla Tomassetti l'invito a tutta la politica a individuare una scelta alla presidenza di Banca centrale che avvenga anche con il voto della minoranza: “Non solo per essere più rappresentativi - spiega- ma anche perché sarà il soggetto che dovrà esercitare un ruolo di dialogo con le istituzioni estere e di vigilanza su un settore problematico”. Un invito al dialogo per un paese ad un bivio, dove c'è molto più in gioco di un governo.

Neri incentra l'audizione su “un piano strategico di riforma profonda in Bcsm”. “Fondamentale - dice - la drastica revisione della vigilanza che ha funzionato in modo patologico. Sono mancati processi organizzativi, sistemi informativi e soprattutto uomini”. Nella revisione delle competenze in Bcsm “certamente non si licenziano 40 persone”, assicura, ma pensa a un progetto di ristrutturazione “perché gli organici sono sovradimensionati”.

Concordano sul ricorso al supporto del Fmi: “Una scelta obbligata" ma "muovendosi anche su una direttrice che contempli altri attori internazionali e anche privati”.

I commissari di minoranza e maggioranza sono intervenuti con domande ai candidati, mostrando un atteggiamento positivo nei confronti di entrambi.

“E' motivo di vanto e orgoglio- ha concluso il Segretario Simone Celli - come il governo abbia messo a disposizione del Paese due profili che rappresentano entrambi un valore aggiunto per San Marino”, spiegando come l'audizione sia stata un tentativo di abbassamento della conflittualità del dibattito finanziario.

Riproduzione riservata ©