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Bilancio 2023: il Segretario di Stato Gatti parla di un disavanzo di 16 milioni

Eva Guidi (Libera) esprime preoccupazione per i bassi livelli di liquidità. Andrea Zafferani (RF) segnala l'assenza di scelte per lo sviluppo e di misure per contrastare il carovita. Dibattito acceso sulla ratifica dei decreti per gli ex correntisti Cis.

di Luca Salvatori
15 dic 2022

Entra nel vivo la sessione parlamentare di fine anno. Poco prima della sospensione, alle 17, dei lavori pomeridiani, è stato aperto il comma sulla Legge di Bilancio. Gli interventi proseguiranno dalle 21 ma il Segretario di Stato alle Finanze Gatti, intanto, ha introdotto il dibattito generale parlando di un bilancio in equilibrio con un disavanzo tra entrate tributarie e spesa corrente di circa 16 milioni di euro.

Un calcolo che - ha precisato – considera anche il 'roll over' del bond. Raggruppate in un unico articolo le proroghe di misure precedenti ritenute positive e in un altro articolo ci sono invece tutte le deleghe. La capogruppo di Libera Eva Guidi ha espresso forte preoccupazione per i bassi livelli di liquidità dello Stato – 46 milioni a maggio – e ha annunciato emendamenti su transizione ecologica, sanità, accesso alla casa e altro. Andrea Zafferani di RF ha evidenziato la mancanza di scelte di sviluppo ma anche di interventi a sostegno delle famiglie per contrastare il caro vita, a fronte di un aumento del debito senza avere idea di come ripagarlo.

Prima dell'apertura del comma sul Bilancio il dibattito si era acceso con la ratifica di due decreti delegati per la conversione in titoli di stato, con scadenza 15 e 20 anni, a tassi dell'1,5 e 1,75%, di una parte dei depositi mai restituiti ai risparmiatori per il crack di Banca Cis. Complessivamente il valore massimo di emissione è di 110milioni di euro. Con due emendamenti è stato precisato che potranno tesserci rimborsi anticipati con la distribuzione degli attivi della Società di gestione ex Bns.

Una soluzione obbligata quella dei titoli a lunga scadenza, ha sostanzialmente chiarito il Segretario Gatti, perché ad oggi non ci sono le risorse per liquidare 'cash' tutti i depositanti e le responsabilità non sono imputabili all'attuale Governo. La maggioranza ho sostenuto la ratifica con 28 sì mentre dall'opposizione sono arrivati 11 voti contrari alla soluzione adottata, perché ritenuta troppo penalizzante per gli ex correntisti Cis.





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