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Consiglio: la maggioranza approva il bilancio

20 dic 2018
Maggioranza
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La legge di bilancio viene votata dalla sola maggioranza. Dopo il duro scontro sui fondi pensione, l'opposizione diserta l'aula. La decisione arriva dopo una notte in bianco e una mattinata particolarmente movimentata.

Sulla mancata erogazione dei contributi al Fondo pensioni l'opposizione aveva chiesto un passo indietro, come merce di scambio per accelerare i lavori. La fumata nera accende la bagarre. Le pensioni sono il “cuore” del bilancio - dice la minoranza - “la ragione dello sciopero”. La discussione arriva dopo l'accoglimento del Governo dell'emendamento DC sulla revisione della qualità degli attivi delle banche. “Accordo molto importante – rimarcano da Civico10 – perché permette di gestire in più anni, sulla scia del 5Ter, le disfunzioni patrimoniali delle banche private”. La condivisione, però, finisce lì.

Sui Fondi pensione è guerra aperta. “Non si tratta di un prelievo indiscriminato ma di una dilazione”, spiegano Governo e maggioranza. È previsto un piano di rientro di dieci anni senza interessi per 19 milioni. Piovono emendamenti soppressivi e accuse di arroganza, forzature, incapacità di concertazione. C'è chi richiama all'obbligo di legge, chi accusa il Governo di ricatto politico con i soldi dei lavoratori. L'opposizione chiede chiarezza sulle cifre e Guerrino Zanotti precisa che il trasferimento è di 27 milioni e mezzo. Nel mirino il Segretario alla Sanità. Grande assente: la riforma previdenziale. Franco Santi parla di “atto di coraggio” e della difficoltà ad affrontare i problemi. “Abbiamo posto sul tavolo della trattativa una vera emergenza – dice - fornendo stime e soluzioni. La risposta politica, sociale e di categoria è stata un grande no”.

La maggioranza fa quadrato, “nessun blitz”, afferma Repubblica Futura - “l'articolo era presente in prima lettura”. L'intervento serve a dare respiro, a raggiungere l'agognato equilibrio di bilancio. Facile il pareggio – replica l'opposizione – togliendo risorse al fondo pensioni. Da SSD però ricordano che già nel 2011 non vennero versati per tre anni 40 milioni. “Allora non fu dichiarato, al contrario di oggi”, “ma nei bilanci passati – risponde la DC – si stabilì con il sindacato come farli rientrare”. Insomma, è uno scontro senza esclusioni di colpi. “Non molliamo”, promette Teodoro Lonfernini. E quando l'articolo passa, l'opposizione annuncia che non parteciperà più al dibattito. “Per noi – comunica ufficialmente in Ufficio di Presidenza - il Consiglio del bilancio finisce qui”.

I lavori procedono spediti in un'Aula mezza vuota. Viene approvata la risoluzione anticipata della convenzione con Sinpar per la gestione dei parcheggi. Costerà 2 milioni di euro, spalmati su più anni, a fronte di un canone annuo di 1 milione e 600.000. Così come passa l'acquisto di fabbricati da parte di cittadino straniero, “Si va – dice Nicola Renzi – verso la liberalizzazione del mercato immobiliare per strutture già costruite”. Gli emendamenti dell'opposizione vengono illustrati dall'ufficio di Segreteria. Il bilancio viene approvato con 29 voti.

MF

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