Botta e risposta sugli appalti ad aziende estere tra Upr e Territorio

Favorire una politica che privilegi le risorse interne. E’ l’obiettivo dell’Unione per la Repubblica che torna sulla polemica legata alle commesse affidate ad aziende estere. I casi – denuncia – sono centinaia. E porta come esempio le aziende italiane che dipingono la segnaletica stradale o lavorano sulle strade pubbliche. Dati alla mano, la replica della Segreteria al Territorio, con delega ai rapporti con l’Azienda di Produzione, non si fa attendere: “In un anno 8 milioni e mezzo in lavori pubblici sono andati a ditte sammarinesi. Solo una minima parte di lavori, per 180/200 milioni, sono stati invece appaltati a ditte estere e solo per casi particolari”. Tuttora in corso appalti per quasi 17 milioni di euro, che verranno assegnati – assicura Venturini - in base ai criteri di legge. “Abbiamo cercato di dare notevole impulso in questi anni ai lavori pubblici. In un momento di difficoltà enorme – aggiunge - abbiamo messo a disposizione notevoli risorse”. Non solo segnaletica e strade, comunque. L’UPR punta il dito anche sulla totale deregulation nei vari ambiti della PA, nel settore pubblico allargato e negli enti a partecipazione statale. Senza dimenticare la mal digerita delibera Rothschild. “E’ giunta l’ora di dare un’opportunità di lavoro alle aziende sammarinesi e ai nostri professionisti – sottolinea il movimento – restituendo al Paese la gestione della sua economia. Questo sarà il nostro primo impegno”.
Nel video l’intervista a Gian Carlo Venturini, Segretario di Stato per il Territorio.

Silvia Pelliccioni

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