
Fissata per sabato 17 maggio l'assemblea dei soci di Banca di San Marino con all'ordine del giorno l'approvazione del Bilancio 2024, “le cui risultanze – fa sapere Bsm - confermano e migliorano il positivo andamento della gestione degli ultimi esercizi. In ottica prudenziale, grazie anche al sostegno fornito dalle performance economiche, sono stati appostati ulteriori rilevanti importi, superiori all’esercizio passato, ad accantonamenti prudenziali generici”.
Un fatto significativo che, in una nota, porta il Consigliere di Libera e socio Ente Cassa Faetano, Giuseppe Morganti a considerare che, se confermati, i dati positivi di Bsm possano rallentare “l'urgenza con cui il Direttivo ECF intende concludere la vendita del pacchetto di maggioranza a nuovi soci esteri”, nella fattispecie un potenziale investitore bulgaro, “valutandone a fondo l'affidabilità”. Un invito alla prudenza che Morganti estende anche alla politica “perché la cessione della maggioranza di uno dei quattro istituti bancari a operatori esteri – spiega - non rappresenta una semplice vendita, ma la trasformazione della prassi nella politica finanziaria dell’intero Paese”. Quindi “non solo una questione di natura economica” – sottolinea, invitando Banca Centrale, cui spetta l'ultima parola, a valutarla a 360°.
Sul tema anche Rete che parla di trattativa con l'investitore bulgaro condotta nelle segrete stanze e "in un momento delicato, in cui l'ingresso della banca nel circuito europeo potrebbe farne aumentare significativamente il valore". Timori anche su Carisp, la banca di Stato, che pare abbia ceduto la controllata Banka Kovanica ad un altro gruppo bulgaro: Rete lamenta la mancanza di coinvolgimento o informazione pubblica sull'operazione.
Nel Paese si accende il dibattito: opposizioni all'attacco, cittadini preoccupati. Dal Segretario di Stato alle Finanze Marco Gatti le rassicurazioni a correntisti e risparmiatori. "Questi allarmismi non mi preoccupano, - afferma - spero non preoccupino neanche i risparmiatori, perché il maggior cambiamento che il governo ha portato è stato proprio quello di non entrare e di ingerire nelle attività bancarie. Sono stati i soci delle banche che hanno migliorato la qualità degli amministratori delle banche stesse, questo ha portato al miglioramento delle attività bancarie, a una crescita della raccolta, al fatto che oggi le banche sono tutte in utile e quindi stanno facendo un percorso costruttivo. Non siamo in uno stato di emergenza - aggiunge Gatti - però non possiamo neanche pensare che poi le cose possano migliorare da sole, bisogna lavorarci per questo e come governo noi chiaramente facciamo un lavoro che è quello di supporto alla Banca Centrale che deve fare tutte le verifiche, i controlli e accompagnare il sistema in questo progressivo miglioramento e nell'accogliere questa sfida che hanno davanti, che è l'Europa, che sarà una sfida molto significativa perché - conclude - se portata avanti nella giusta maniera porterà delle soddisfazioni all'intero Paese".
Nel video l'intervista a Marco Gatti, Segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio.