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Autogestione delle Dogane ed Iva: la scelta di Andorra. E San Marino?

9 apr 2016
Confine DoganaAutogestione delle Dogane ed Iva: la scelta di Andorra
Autogestione delle Dogane ed Iva: la scelta di Andorra - Tra i nodi da sciogliere con l'Europa c'è la libera circolazione delle merci. San Marino potrebbe, s...
Tra i nodi da sciogliere con l'Europa c'è la libera circolazione delle merci. San Marino potrebbe, se volesse, gestire direttamente le proprie dogane. Lo prevede l'accordo del '91, anche se ha sempre lasciato che se ne occupasse l'Italia. Valutare sulla base delle esperienze altrui non è mai tempo perso, sebbene occorra sempre tenere conto delle realtà individuali e del contesto. Andorra, ad esempio, ha fatto il salto e ha scelto l'autogestione. “Per noi sarebbe molto più difficile seguire la stessa strada – spiega il capogruppo del Psd Gerardo Giovagnoli - rispetto ad Andorra, infatti, esportiamo molto di più”. Poi c'è l'Iva, adottata dal Principato da gennaio 2013 e contro cui c'è la levata di scudi delle piccole imprese sammarinesi. “Ad Andorra sono passati da un sistema sostanzialmente ad imposta zero ad un'aliquota del 4% . Ciò che fa la differenza nel nostro caso è quale sarà l'equilibrio fra aliquote ed eventualmente le possibili franchigie che verranno messe sull'Iva. Ma il cambio di modello – rileva Giovagnoli – è un dato di fatto che accomuna sostanzialmente anche tutti i piccoli Stati. Non si capisce perché San Marino non debba trovare il giusto equilibrio tra un sistema condiviso con gli altri Stati e il mantenimento della competitività.”
Sono state assicurate dal Segretario alle Finanze aliquote basse, gli operatori ricordano però che la Commissione Europea si è riservata di verificarle, per scongiurare distorsioni. “Non siamo nell'Unione e non lo saremo neppure con l'accordo di Associazione”, precisa il Capogruppo del Psd. Quindi le regole che valgono per gli Stati Ue non saranno applicabili a noi. “Saranno i prezzi a determinare la competitività al di fuori delle regole con l'Unione. Non si può quindi da una parte sostenere che i prezzi aumenteranno con l'Iva e dall'altra che la competitività diventerà irregolare. O è l'una o è l'altra cosa”. Il parametro di mezzo? Giovagnoli non ha dubbi: il prezzo che verrà tenuto dai prodotti. Sarà il parametro di riferimento anche della politica, a meno che ad alzare i prezzi non siano gli operatori. “In tal caso – conclude - non sarà colpa dell'Iva”.

MF

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