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Caso Scaramella: la posizione di NPS, Popolari e Noi Sammarinesi

5 dic 2006
"Il caso Scaramella non deve distogliere l’attenzione da tutta una serie di nodi irrisolti". Così Nuovo Partito Socialista, Popolari e Noi Sammarinesi, che invocano chiarezza e trasparenza: “Chi ha portato Scaramella a San Marino? – domanda Augusto Casali – perché furono predisposte due delibere e perché non fu dato corso all’incarico? E perché il governo del 2004 si rivolse a Scaramella? Riteniamo che i congressisti dell’epoca dovrebbero rispondere. Inoltre – continua – ci risulta che recentemente si sia svolto un incontro all’aeroporto di Miramare con l’ex consulente: finora si è parlato di tre politici, noi sappiamo che erano 4, della Dc e del Psd”. Ma nomi non ne vengono fatti.
Non solo la vicenda Scaramella, Marco Arzilli punta il dito anche sulla questione delle banche: “Una polveriera – sottolinea il consigliere di Noi Sammarinesi – sulla quale siamo seduti. Finora sono emerse due situazioni a rischio, a noi risulta ce ne siano altre, ma vogliamo continuare a basarci solo sulle voci?”. Grande insoddisfazione, da parte dei tre partiti, per la legge sui giochi, con gli emendamenti proposti tutti respinti. E sulla legge elettorale, e il voto di scambio, cu cui a breve annunciano altre iniziative. E preoccupa anche il rapporto con l’Italia: “C’è l’incontro col vice ministro Visco – dice Angela Venturini, segretario dei Popolari – c’è da aver paura, Visco è il nemico numero uno di San Marino. Non ci piace l’andazzo che sta prendendo questa serie di incontri”. “E al di là delle strette di mano e delle pacche sulle spalle – aggiunge Casali – siamo ancora fermi al punto di partenza”. Infine, i lavori della commissione d’inchiesta, che secondo i tre partiti devono proseguire, “perché stanno emergendo elementi preoccupanti: vogliamo venga chiarito una volta per tutte – conclude Augusto Casali – se politici sammarinesi sono andati in giro per il mondo a vendere le prerogative di San Marino per realizzare un casinò”. "Ed è stata posta agli atti - confermano - anche la lettera anonima contro l’avvocato Alvaro Selva, giunta per posta ad almeno 15 consiglieri".

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