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Celli incontro fiume con FMI. Entro 6 mesi la legge quadro sull'Iva

9 gen 2018
Il Segretario Celli col FMICelli incontro fiume con FMI. Entro 6 mesi la legge quadro sull'Iva
Celli incontro fiume con FMI. Entro 6 mesi la legge quadro sull'Iva - Un report a tutto tondo, durato oltre 3 ore, quello del Segretario alle finanze con la delegazione d...
Un report a tutto tondo, durato oltre 3 ore, quello del Segretario alle finanze con la delegazione del Fondo Monetario internazionale. La prima parte era tutta legata alla finanziaria appena approvata dall'Aula: dalle misure adottate, all'impatto sui saldi di bilancio. Poi le politiche più strutturali. Quindi si sono approfondite la riforma delle pensioni, la riduzione della spesa pubblica, l'introduzione dell'Iva. Con Celli anche il team di consulenti che sta lavorando al progetto e, anticipa il Segretario alle finanze, siamo determinati ad arrivare, nel primo semestre 2018, ad una legge quadro da presentare al Consiglio. È uno dei punti sui quali il Fondo Monetario ha fatto più di una raccomandazione, suggerendo l'introduzione di un Iva sul modello europeo. Poi lo sviluppo, perchè pur essendoci una tendenza positiva del Pil – anticipa - serve una crescita più strutturale e importante. Quindi Agenzia per lo sviluppo e ritocchi alle legge tributaria soprattutto, sottolinea Celli, per il riordino delle agevolazioni fiscali. Infini i cantieri già aperti: dalle residenze elettive all'apertura del mercato immobiliare a chi non vive in Repubblica, dalle infrastrutture come il parcheggione a Borgo Maggiore al polo uffici di Valdragone, dal campus scolastico al nuovo ospedale fino all'aviosuperficie per implementare l'area, con il concorso di privati, cercando di puntare a una business aviation di qualità. Su tutto questo il convitato di pietra resta il settore bancario: domani il tema sarà affrontato nel dettaglio soprattutto con Cassa di Risparmio. Il nuovo Consiglio d'amministrazione presenterà la bozza del piano industriale, mentre Celli ribadisce l'impegno preso per la riforma della Banca Centrale che dovrà esercitare con indipendenza il ruolo di supervisore ma che non deve più entrare in conflitto di interesse con l'amministrazione ad iniziare dal servizio di tesoreria. Il governo intanto riconferma la linea espressa agli annual meeting di ottobre. Bisogna intervenire nei primi 6 mesi dell'anno con l'individuazione di veicoli di sistema che possano gestire gli Npl in sinergia tra il pubblico e i soggetti vigilati. Il clima, assicura Celli al Fondo Monetario riconfermando la scelta del comitato tecnico-strategico, è di massima collaborazione. La visita degli esperti di Washington, ricordiamo, è article4, quindi formalmente ordinaria. Di fatto non è così perchè anche se non verrà varato alcun programma di assistenza è ovviamente finalizzata a qualcosa di più. Nel 2019 San Marino dovrà essere compliance con Basilea 3. Per rifinanziare il sistema servono tra i 400 e i 500 milioni di euro. La differenza si gioca sul recupero degli Npl. E in questa cifra non sono conteggiati i soldi per lo sviluppo. Nel pomeriggio la parola è passata al Segretario agli esteri Nicola Renzi che ha illustrato al fondo il percorso in atto con l'Unione Europea e lo stato dei rapporti internazionali, in primis con l'Italia. L'ultimo incontro è stato con il Segretario all'industria Andrea Zafferani che si è soffermato proprio sugli interventi legati alla crescita e allo sviluppo.

Sonia Tura

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