
Al via nel pomeriggio la sessione di maggio del Consiglio Grande e Generale che proseguirà, con l'interruzione del weekend, fino a lunedì prossimo. In Comma Comunicazioni subito un accorato intervento di Matteo Zeppa, riguardo la vicenda del cosiddetto “killer dei cani”. Presunto responsabile di una lunga serie di avvelenamenti, come è noto, un 84enne sammarinese: ora agli arresti domiciliari.
“14 anni di silenzio e di conseguenti coperture omertose”, ha tuonato il rappresentante di RETE. “Quel male non era assolutamente ignoto a San Marino”, ha aggiunto. Io stesso – ha sottolineato - feci una segnalazione nei confronti di Giorgio Cellarosi.
Posto l'accento anche sull'ingente debito nei confronti dello Stato della società – poi radiata - dell'indagato. Infine una domanda, rivolta anche alla Politica di allora e di oggi: “chi ha coperto Cellarosi?”.
Data infine lettura ad un ordine del giorno del Movimento nel quale si chiede al Congresso – anche alla luce del grande clamore mediatico innescato dalla vicenda – di costituirsi quale parte civile in un eventuale processo, di valutare iniziative legali per attentato alla salute pubblica, di promuovere un dibattito in Consiglio per valutare provvedimenti su eventuali responsabilità politiche ed amministrative.
Maria Katia Savoretti ha posto l'accento sulla fibromialgia, di cui oggi si celebra la giornata mondiale. Apprezzamento per la legge ad hoc approvata dal Consiglio nel 2024 a seguito di una Istanza d'Arengo. San Marino insomma come avanguardia, su questa problematica – che affligge tantissime persone -, rispetto ad altri Paesi europei.
Ma il Governo – ha aggiunto - deve valutare ciò che si può migliorare. Chieste inoltre delucidazioni riguardo il nuovo Comitato Esecutivo ISS. Poi Andrea Menicucci, con una riflessione sugli ultimi dati statistici diffusi.
Il numero delle nascite rispetto al numero delle morti – ha ricordato - è in rapporto di 1 a 2. Quanto all'incremento delle imprese ha sottolineato come la crescita riguardi in primis il mondo finanziario e quello sanitario; e ciò – a suo avviso – deve far riflettere sulle strategie di sviluppo del Paese.
Sul turismo, invece – ha rimarcato -, vi è stata una flessione. Quelli dell'Ufficio Statistica “non sono dati incoraggianti”, ha detto; abbiamo la necessità di sciogliere il nodo UE. Non vi è più il “margine di errore che potevamo avere un tempo”.
Poi l'annunciato odg sulla fibromialgia, nel quale si impegna il Congresso a riferire in Commissione entro agosto in merito ad eventuali criticità riscontrate nell'applicazione della Legge sammarinese in materia; illustrando eventualmente misure ulteriori.
Da Matteo Casali riflessioni sulla pericolosità del proliferare sulla scena internazionale di forze estremiste. Quando l'antidemocrazia si afferma, cosa deve fare la democrazia? Ha parlato poi della scorsa Giornata mondiale della libertà di stampa; sostenendo come il Segretario di Stato competente nella scorsa Legislatura avesse “promosso la denuncia di due giornalisti rei di avere pubblicato atti segreti, che poi segreti non erano, che probabilmente erano scomodi per la narrazione mainstream”.
E lo stesso Governo – ha continuato - operò la “denuncia a strascico” di privati cittadini che scrivevano su Serenissima. Citati anche la vicenda di Ingrid Casali; il comunicato stampa del CdR di RTV sulle pressioni politiche. Discrepanza tra narrazione e realtà – a suo avviso – anche in tema di sicurezza sul lavoro.
Il calo demografico non è una condanna ma una sfida da affrontare, ha detto Paolo Crescentini, PSD; definendo giusta la battaglia del Comitato scuole vive nei Castelli. Un confronto – quello di giovedì scorso - senza colore politico, con l'obiettivo di tenere aperte le scuole – ritenute un presidio valoriale ed identitario -; specie nei Castelli più piccoli.
Citato l'esempio di Emma Rossi. “Una scuola che chiude è un Paese che lentamente si spegne”. Ricordato l'odg approvato nella Commissione di marzo. Andrea Ugolini, PDCS, ha ricordato la ricorrenza della Giornata internazionale dell'infermiere; sottolineando l'importanza di questa professione.
Giovanni Maria Zonzini, RETE, si è focalizzato sulle banche. In primis la “procedura di acquisto” di BSM da parte di investitori bulgari. Ha parlato di elementi inquietanti, stando a notizie di stampa e ricerche in rete; di rapporti tra questi investitori, la Russia e l'Iran; di problemi di vigilanza.
Riscontrata opacità in questa vicenda. E poi il dossier Carisp; ha chiesto se corrisponda al vero che la controllata di Cassa in Croazia sia stata venduta a meno della metà di quello che Cassa di Risparmio avrebbe investito nel corso degli anni. Ha parlato anche di voci di investitori interessati all’acquisto della “banca dello Stato”.
Preoccupa la mancanza di trasparenza, ha tuonato. Data lettura poi ad un OdG delle Opposizioni affinché sia convocata una Commissione Finanze per avere delucidazioni dal Governo sul tema BSM e Cassa di Risparmio.
Pronta la replica di Massimo Andrea Ugolini, PDCS; ha parlato di riscontri sotto gli occhi di tutti delle performance del sistema bancario-finanziario. E poi un invito ad affidarsi alle competenze dei vertici di Banca Centrale.
Non risultano, ha continuato, movimenti riguardanti l'assetto delle partecipazioni societarie in Carisp; quanto a BSM ha invitato ad affidarsi al buon senso dei soci e alle competenze di Via del Voltone, anche alla luce delle finalità sociali della banca.
Sul tema anche Iro Belluzzi, Libera. Che ha condiviso gli appelli di Zonzini alla trasparenza riguardo l'operazione riguardante Carisp-Banka Kovanica. Stessa attenzione – ha aggiunto – occorre porla per BSM; pur sottolineando come l'istituto bancario sia solido.
Sollecitata poi l’apertura di una Commissione parlamentare per approfondire ciò che è avvenuto, ciò che sta avvenendo e ciò che potrebbe avvenire nel sistema bancario-finanziario sammarinese.
Secondo Michela Pelliccioni, DML, il comune denominatore delle attuali problematiche sono scelte fatte in passato senza la necessaria lungimiranza. A partire dalla questione delle infrastrutture scolastiche in rapporto alla demografia.
Ha chiesto se la posizione espressa oggi dai banchi del PSD – contraria alla chiusura di plessi – sia stata concertata o meno in Maggioranza. La chiusura di una scuola porta conseguenze a centinaia di persone.
Miriam Farinelli, RF, si è soffermata sull'importanza del ruolo degli infermieri, in occasione della Giornata a loro dedicata. “Ogni giorno dobbiamo dire a loro grazie”; ricordata l'abnegazione mostrata durante la pandemia da Covid.
Posto l'accento sulla necessità di garantire la dignità e la formazione continua di questi professionisti.
Nicola Renzi è partito dall'Accordo UE; sottolineando come si stia trattando la partecipazione di San Marino al mercato bancario-finanziario europeo. Negoziato dunque tutt'altro che finito, a suo avviso.
L'auspicio è che l'addendum sia effettivamente negoziabile. È una fase cruciale; è necessario si sappia in Aula “a che pagina siamo”.
Dal Governo dobbiamo pretendere sia individuato un negoziatore serio ed affidabile per la controparte italiana. Disponibilità, da RF, ad un coinvolgimento.
Il clarifying addendum – secondo Renzi – non è una questione meramente tecnica, ma politica. Fermarci a parlare solo delle questioni della vigilanza sarebbe riduttivo.
Luca Boschi, Libera, ha premesso come BSM non sia un istituto in crisi. Ha comunque osservato come manchi un progetto di sistema per il comparto bancario-finanziario.
Denunciata al contempo una incoerenza in alcuni interventi dei membri di Opposizione; sottolineando come sia necessario aprire il sistema alla luce degli standard di capitalizzazione fissati dall’UE.
Toni sferzanti – nei confronti di alcuni esponenti di Opposizione – da parte di Dalibor Riccardi, che si è soffermato sui rapporti con Roma, in relazione al negoziato con l’UE.
Quanto alle nomine nella Sanità ha annunciato risposte a breve; ha invitato inoltre a sostenere le varie professioni “ogni giorno”, non solo in occasione delle giornate internazionali.
Aida Maria Adele Selva, PDCS, ha espresso gioia per la nomina di Papa Leone XIV; ricordando come nel suo primo discorso avesse insistito più volte sulla parola Pace.
Riflessioni anche sulla Giornata internazionale dell’Infermiere; e apprezzamento per l’attenzione del Titano verso il problema della fibromialgia.
Riferimenti anche alla recente visita del vicedirettore dell’FMI: gli esiti non possono passare inosservati.
Da Fabio Righi, DML, il richiamo ad una visione coordinata sulle grandi sfide, evitando le schermaglie di parte; e ciò richiamando il recente Congresso di Motus.
Sull’Accordo UE richiamata la necessità di evitare una firma in bianco; promuovendo piuttosto i necessari approfondimenti, non solo in ambito finanziario.
Carlotta Andruccioli è tornata sull’assemblea congressuale di DML; quello che più conta è parlare di progetti, ma quanto espresso dalla Maggioranza preoccupa.
Poi il Segretario di Stato Teodoro Lonfernini, che ha apprezzato l’interessamento dell’Aula per il problema demografico, “che sta colpendo profondamente anche il nostro Paese” e il suo sistema educativo.
Ma nessuno – ha rimarcato – sta sostenendo che la via obbligata sia quella della chiusura delle strutture scolastiche. “Non facciamone una bandiera politica”; se la volontà del PSD è lavorare su come intervenire per invertire il trend c’è un intero Governo e una Maggioranza che si stanno muovendo.
Non è un problema di scuole – ha detto – è un problema di comunità; ricordati infatti i dati sull’inverno demografico. Purtroppo “non ci sono bambini”.
Un invito poi a porre l’accento sul benessere degli alunni.
Sul tema banche l’intervento di Gerardo Giovagnoli, PSD, declinato in ottica UE. Come comportarsi nella fase di transizione? Questa la domanda; rimarcando per inciso come per alcuni ambiti sia già possibile operare da subito.
Da individuare dunque un modello. San Marino non deve essere individuato come “porto franco”.
Ilaria Bacciocchi è tornata invece sulla vicenda del “killer dei cani”; oggi finalmente qualcosa si è mosso. Ma questa svolta non è arrivata per caso; quel soggetto ha sfidato apertamente lo Stato quando si discuteva in Aula di una proposta per inasprire le pene. “Non è una coincidenza”.
Perplessità però sull’odg di RETE, ritenuto più simile ad un verbale di polizia, al netto del punto sulla costituzione parte civile.
Quindi il Segretario di Stato Marco Gatti, che è partito dalla visita di Okamura: la prima nella storia di San Marino della direzione generale FMI.
Ha ricordato come si sia certificato il passaggio ad un modello di crescita diversificato; oltre agli sforzi delle Autorità per ridurre il debito pubblico e le vulnerabilità del sistema finanziario.
Sulla cessione da parte di Carisp di Banka Kovanica ha ricordato come più volte BCSM avesse indicato come non si trattasse di un asset strategico. Un’attività abbastanza a rischio – ha detto –; che se oggi viene venduta, viene venduta come plusvalenza.
Su Banca di San Marino ha rimarcato come la verifica spetti a Banca Centrale, e non alla politica; se siamo i primi a non fidarci di BCSM – ha chiesto – come possono farlo gli altri? Se i soci non sono in grado di patrimonializzare occorre trovare soluzioni.
Matteo Rossi, PSD, si è soffermato sul tema scuole e demografia. C’è necessità di una riorganizzazione; l’idea del Partito è non arrendersi.
Il momento storico è favorevole per un’analisi approfondita; “pensando ai piccoli e non ai grandi”.
Da Tomaso Rossini riflessioni sul problema della violenza di genere, analizzando i dati più recenti; dai quali sarebbe emerso – fra le altre cose – un diffuso timore di ritorsioni o vittimizzazione secondaria.
Denunciata nel Paese una mancanza di coscienza e di cultura.
Su Carisp – e la vicenda Banka Kovanica – si chiede di capire quale sia il progetto industriale, ha detto Enrico Carattoni, RF. “Il caos regna sovrano”, ha poi aggiunto; facendo riferimento alle segnalazioni della CSU rispetto alle ispezioni “drasticamente calate” sul lavoro nero.
Antonella Mularoni è tornata sul clarifying addendum in tema di Accordo UE; a livello bilaterale il Governo deve fare il possibile per ridurre gli impedimenti. Se non c’è un rapporto forte con l’Italia l’Accordo non si firma.
Quindi il Segretario di Stato Luca Beccari, che ha ricordato i confronti nelle scorse settimane nelle varie Commissioni: siamo continuamente a parlare di questi temi. Il clarifying addendum è una cosa; le future intese con l'Italia sul rafforzamento della vigilanza un'altra. Vogliamo che il nostro sistema finanziario possa integrarsi in Europa il prima possibile. Con l'Italia non andiamo a riscrivere l'Accordo di Associazione, si tratta di intese complementari. Siamo nel perimetro del sistema finanziario europeo. Sul tema dei Trattati ogni Stato difende le proprie posizioni. Con l'Italia abbiamo la responsabilità di non fare gli errori di 20 anni fa. Non servono gli odg per chiedere i confronti negli organismi.