
Seduta odierna è stata dedicata, come da calendario, alle Istanze d'Arengo. Si è partiti dalla richiesta di un gruppo di cittadini affinché l’iscrizione alle Scuole d’Infanzia ed Elementari non sia più vincolata al Castello di residenza, alla luce delle esigenze lavorative delle famiglie. Richiesta anche la possibilità di proseguire il percorso formativo nello stesso plesso.
Il Segretario Lonfernini ha ricordato che i regolamenti già permettono deroghe rispetto alla residenza, ma che la formazione delle classi privilegia criteri pedagogico-didattici. Per questo motivo, è stata data indicazione di non accogliere l’Istanza nella formulazione proposta.
Dai banchi di DML è stato ribadito che il criterio della residenza consente una migliore organizzazione scolastica, pur riconoscendo l'attenzione verso le necessità familiari. L'Istanza è stata quindi respinta.
La seconda Istanza proponeva di anticipare l’ingresso alle Scuole dell’Infanzia alle ore 7.30, per venire incontro ai genitori lavoratori. Il Segretario all’Istruzione ha precisato che un tale anticipo comporterebbe modifiche contrattuali e un impatto sui ritmi fisiologici dei bambini.
È stata però manifestata apertura a una fascia di accoglienza anticipata tra le 7.40 e le 7.45 con personale non docente, sulla base di esigenze certificate. Anche in questo caso, l’Istanza è stata respinta, seppur con comprensione per il tema sollevato.
RF si è espresso favorevolmente, ricordando le difficoltà di molte famiglie senza supporti parentali, mentre Motus ha rilanciato il tema della denatalità e la necessità di politiche di sostegno concrete. Anche Libera ha evidenziato il disagio espresso dalla cittadinanza.
Il PDCS ha motivato la propria posizione negativa ricordando che l’istanza include anche la richiesta di presenza di personale docente, elemento che complica l’attuabilità della proposta. Suggerita invece una riflessione sulla flessibilità oraria aziendale.
Guerrino Zanotti (Libera) ha definito il dibattito “un po' surreale” e ha sostenuto la linea del Segretario confidando comunque in aperture future. Anche AR ha sottolineato che la richiesta potrebbe essere valutata in parte e non nella sua totalità.
RETE ha posto l’accento sulla socialità e sulla sicurezza stradale, suggerendo un accordo sindacale o un ordine del giorno formale. Giovanna Cecchetti ha invece ribadito i limiti già raggiunti dal personale scolastico.
Nella replica finale, il Segretario Lonfernini ha assicurato che non c'è stata alcuna chiusura e che la Direzione scolastica ha mostrato disponibilità. Sono stati forniti dati: 148 richieste su 821 alunni. Sottolineata la necessità di equilibrio tra pubblico e privato.
L’Istanza è stata respinta con 26 voti contrari e 9 favorevoli. Tuttavia, è stata raggiunta un’intesa trasversale su un ordine del giorno presentato da Motus e accolto dal Segretario di Stato.
Gaetano Troina ha letto il testo condiviso: entro settembre il Congresso dovrà presentare possibili soluzioni, in linea con le indicazioni della Direzione scolastica, garantendo l’accoglienza dei bambini della Scuola dell’Infanzia a partire dalle ore 7.40 con personale non docente. Odg approvato all’unanimità.
Si è passati a questo punto all'Istanza successiva, che richiede modifiche al calendario scolastico della Scuola dell'Infanzia per adeguarlo alle esigenze dei bambini e delle famiglie. E ciò mantenendo il servizio anche nel periodo estivo, come già avviene per gli asili nido. Servizi, diritti e doveri dovrebbero essere sempre sostenibili, ha osservato il Segretario Lonfernini; pur comprendendo le esigenze delle famiglie.
La scuola dell'infanzia è parte integrante del sistema educativo, ha ricordato; con la previsione di un alternarsi di periodi di discontinuità per garantire il benessere dei bambini. La Segreteria – ha poi ricordato - ha già avviato una analisi per una possibile revisione del calendario; che comporterebbe comunque un'importante riorganizzazione dell'intero sistema. L'attuale pausa estiva permette infatti fra le altre cose una pianificazione più efficiente dei centri estivi. La durata complessiva delle lezioni – ha rimarcato - è comunque fra le più alte d'Europa. La scuola dell'infanzia non può essere considerata un semplice servizio di custodia. Parere negativo, dunque.
Tutte queste richieste dovrebbero essere accolte, è stato osservato dai banchi di RF. “Per non fare il badaggio costringiamo le persone al badaggio”. Favorevole all'accoglimento anche Motus; pur riconoscendo come la soluzione al problema evidenziato sia più complessa.
Dai banchi di Libera si è osservato come una pausa estiva così lunga, come quella attuale, ponga il problema del “summer learning loss”: la possibile perdita dell'apprendimento. Da valutare dunque una riorganizzazione del calendario sulla scia di Paesi quali la Spagna o il Portogallo, dove la pausa estiva è molto più breve. Un discorso da estendere, è stato detto, anche ad Elementari e Medie. E ciò pur allineandosi alle disposizioni date dal Segretario. L'Istanza è stata respinta.
Particolare l'Istanza successiva: per l'introduzione nel piano di studi di Elementari e Medie di ore di lezione sulla gestione e comprensione dei social media. Il Segretario Lonfernini ha riconosciuto la gravità delle problematiche poste in luce: fake news, viralità di contenuti potenzialmente dannosi, conseguenze di un utilizzo non consapevole dei social. Ritenuta però non accoglibile la richiesta così come formulata, con l'istituzione di ore curriculari specifiche con personale dedicato.
Ha infatti ricordato come sia già prevista l'introduzione di una attività didattica di educazione al digitale in tutti gli ordini scolastici; e ciò in modo trasversale, in tutte le discipline. Concorde il PSD; dalle cui fila sono giunti comunque richiami all'importanza su queste problematiche del ruolo genitoriale; oltre a moniti sui possibili impatti derivanti all'utilizzo distorto dell'intelligenza artificiale.
Richiamati dal PDCS esempi ritenuti virtuosi per far fronte a queste problematiche. Il lato peggiore dei social network molto spesso è offerto non dai giovani, ma dalle persone più anziane, è stato osservato dalle fila di RF. Da qui la necessità di una riflessione “più profonda”; e la constatazione che la scuola non possa sostituire il ruolo delle famiglie. Riflessione condivisa anche da Motus, favorevole all'Istanza; non è mancato un appello ad impedire l'accesso dei cellulari nelle scuole. L'Istanza è stata infine respinta.
A questo punto il tema delle Istanze è cambiato. Si è passato alla richiesta di sostituire gli alberi di Piazzale Calcigni con essenze arboree autoctone per ottenere una vista panoramica verso la catena appenninica marchigiano-romagnola. Contrario il parere del Segretario Ciacci, sulla scorta anche del parere della Giunta di Castello e dei vincoli idrogeologici e forestali degli alberi presenti. Le alberature portano benefici sotto una molteplicità di aspetti, è stato rimarcato.
Favorevole all'accoglimento Motus; anche alla luce del riferito stato precario delle alberature presenti. Perplessità, sull'attuale situazione, sono state espresse anche dai banchi di AR; con riflessioni anche sullo stato di altri luoghi del centro storico. L'Istanza è stata respinta a larga maggioranza.
Poi quella per l'introduzione del divieto di sosta su Piazza della Libertà, “luogo istituzionale per eccellenza” e tra i luoghi più iconici della Repubblica. Favorevole il parere della Giunta di Città, con eccezione per i veicoli della Reggenza. Favorevole anche il parere del Segretario di Stato, ricordando come il centro storico sia zona a traffico limitato. La sosta sul Pianello è di fatto ad oggi non consentita; consentita invece la fermata nei casi previsti.
Concorde, in generale, l'Aula. Da RF l'invito ad essere conseguenti; sottolineando come si stia parlando di un “monumento”. I Segretari di Stato – è stato detto - utilizzano la piazza come parcheggio. Sollecitate multe e rimozione forzata. Giusto vietare la sosta, non certo la fermata per necessità istituzionali, si è rimarcato dalle fila del PDCS; una cui esponente ha invitato a mantenere la necessaria dignità istituzionale al luogo.
Dai banchi del PSD c'è chi ha però osservato come la Piazza sia non solo il centro della vita istituzionale, ma anche turistica; ricordati ad esempio i matrimoni che si tengono a Palazzo. L'Istanza è stata approvata con 30 voti favorevoli e 1 contrario.
I lavori sono stati poi sospesi. Si riprenderà lunedì.