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CGG: dibattito articolato sulla crisi ucraina. Via libera a sanzioni in OdG approvato all'unanimità

1 mar 2022
CGG: dibattito articolato sulla crisi ucraina. Via libera a sanzioni in OdG approvato all'unanimità

I lavori del Consiglio Grande e Generale sono ripresi in mattinata con il comma straordinario dedicato alla crisi ucraina, e i suoi drammatici sviluppi. Ha preso subito la parola il Segretario di Stato agli Esteri, per fare il punto della situazione e precisare la posizione del Titano su questo dossier. Da decenni, in Europa, ha ricordato Luca Beccari, non si verificava una situazione di tale gravità. Ha poi sottolineato come il Titano da sempre consideri basilari i concetti di sovranità ed integrità territoriale. E poi una riflessione molto articolata su come declinare, nello scenario attuale, la tradizionale postura di neutralità attiva della Repubblica. Che in linea di massima è sempre stata contraria a embarghi e sanzioni – tranne quelle contro il terrorismo sancite dall'ONU -; ma questa situazione – ad avviso di Beccari – presenta elementi gravi e inediti. Da qui la scelta del Congresso di definire un contorno normativo che permetta di adottare sanzioni, in questa situazione; in una sorta di azione comune con l'UE vista anche la sostanziale integrazione, sotto vari aspetti, del Titano. Questa la soluzione suggerita, auspicando un forte mandato dall'Aula. Ma al contempo si punta ad agire su più binari: la solidarietà verso la popolazione ucraina – che a San Marino è la seconda comunità più numerosa di residenti non cittadini -, con la possibilità di prevedere forme più snelle del permesso di soggiorno per rendere più facile l'accoglienza. Forte – ha dichiarato il Segretario di Stato – la solidarietà del Titano. Ribadito anche l'impegno a fare sentire la voce del Paese, in ambito multilaterale, per un ritorno al dialogo.



 E poi le posizioni dei vari gruppi, a partire da DML. L'attuale conflitto – ha osservato Mirko Dolcini, che ha premesso di condannare fermamente l'intervento militare russo – ha radici che risalgono ad anni addietro, e la miccia è rappresentata dal mancato rispetto degli Accordi di Minsk. Sollecitato un intervento immediato per contribuire a far fronte all'attuale crisi umanitaria. Stigmatizzata, invece, la decisione di Bruxelles in merito alle forniture di armi. E poi le ricadute economiche di quanto sta avvenendo: l'UE avrà forti difficoltà ad affrontare crisi, e San Marino – ha detto - “non ne uscirà indenne”. Le sanzioni – ha poi rimarcato Dolcini - avranno un impatto sulla vita di milioni di cittadini russi che con questa guerra non hanno nulla a che vedere. Il rischio – ha aggiunto – è quello di ghettizzare un intero popolo. Espresse perplessità, allora, in merito alla possibile adozione di misure sanzionatorie. Pur riconoscendo come un allineamento a decisioni europee possa rivelarsi necessario per garantire una linea comune anti-guerra. Il nostro dovere – ha dichiarato Nicola Renzi, per RF - è giungere nei tempi più rapidi ad un cessate il fuoco. Inaccettabile, ha sottolineato, una guerra in Europa. Ha poi ricordato la visita del Ministro Lavrov. La Russia – ha sottolineato – è sempre stata pienamente cosciente della nostra collocazione geopolitica; Lavrov era venuto perché aveva capito che San Marino è sempre pronta al dialogo. E oggi non possiamo perdere l'occasione di chiedere a Mosca di fermarsi e far ripartire il dialogo. Ha poi rimarcato come il Titano abbia sempre cercato di evitare lo strumento delle sanzioni; ma al contempo come non si possa correre il rischio di inficiare la compattezza dell'Occidente in questa fase. “Questo non vuol dire che San Marino debba allinearsi tout court alle sanzioni stabilite dall'Unione Europea e che non debba lottare per far capire anche alla Federazione Russa che è necessario tornare a sedersi a un tavolo e far ripartire il dialogo”. Netta, invece, la popolazione di NPR. Ad avviso di Gerardo Giovagnoli vi sono ragioni sia di principio, che di interesse del Paese – visto il percorso verso un Accordo di Associazione con l'UE -, per l'applicazione di sanzioni alla Russia. Non possiamo certo schierarci – ha tuonato - con chi ancora nel XXI secolo fa del dominio una modalità dell'esercizio del potere nelle relazioni internazionali. La stessa Svizzera, ha sottolineato, si è allineata. È uno dei momenti in cui occorre prendere posizione. Non possiamo – ha aggiunto - dare l'impressione di rappresentare un buco nero nello spostamento di mezzi finanziari che aiutano la guerra. Ha poi ricordato come al Consiglio d'Europa San Marino - insieme a 41 stati su 47 - abbia deciso di sospendere le credenziali della Russia. Un'azione di guerra – ha concluso - non può vederci neutrali. Molto diversa la posizione di Libera, che pur condannando “senza se e senza ma” l'occupazione dell'Ucraina da parte dell'esercito russo, ha ricordato come la decisione di fornire armi ai contendenti rappresenti un atto di guerra sia per la Bielorussia che per USA e UE. E le dure sanzioni economiche dell'Occidente – ha osservato Eva Guidi - hanno ricevuto una “risposta spaventosa” nel preallarme dei sistemi atomici di difesa russi. L'unica strada è il negoziato, ha rimarcato; sollecitando una testimonianza forte del Titano. E soprattutto Libera ha ricordato la tradizionale posizione di neutralità di San Marino, esprimendo contrarietà alle sanzioni “che possono danneggiare la popolazione civile”. Il cambiamento di approccio che si prospetta – ha continuato Eva Guidi - non trova sufficienti spiegazioni. Ricordati poi la continua espansione ad est della NATO, la lunga guerra nel Donbass, che ha visto la partecipazione di “corpi di estrema destra” da parte ucraina. A suo avviso, ora, il rischio è che sanzioni - o peggio forniture di armi - possano portare ad un allargamento del conflitto. San Marino può indicare una strada diversa ma per farlo non può e non deve schierarsi. Sostegno fattivo, invece, alla popolazione colpita, aderendo a corridoi umanitari e inviando beni di prima necessità. Fortissima condanna del conflitto, da parte di Denise Bronzetti, Gruppo Misto. Che ha sottolineato come sia sempre difficile trovare un equilibrio fra la collocazione geopolitica del Titano e la sua storica posizione di neutralità e indipendenza. Una politica estera lungimirante – ha detto - deve saper guardare anche al di là del momento contingente e preservare sempre la pace. Ha poi annunciato il sostegno alle scelte che farà il Paese; ribadendo l'importanza della sua presenza nei consessi internazionali. E la sua terzietà, rispetto a organismi quali UE e NATO, può rappresentare un “punto di forza”. E poi, sempre per il Gruppo Misto, Rossano Fabbri, che ha condiviso l'intervento della capogruppo di Libera; sottolineando come l'Aula debba affrontare con chiarezza il tema della collocazione internazionale del Paese. Perplessità, dunque, sull'applicazione di sanzioni. Anche perché, ha rimarcato, all'interno dell'UE ci sono forme di cooperazione e sostegno che il Titano al momento non ha. Da Paolo Rondelli, RETE, una serie di riflessioni sul concetto di neutralità e sul posizionamento geopolitico di San Marino. Non dobbiamo porre bandierine di partito – ha ammonito -; invitando invece ad una riflessione comune su un'azione forte del Titano. Condanna ferma della guerra. La Repubblica – ha aggiunto - potrebbe essere presente sulla scena diplomatica con un ruolo attivo di mediazione. Ha poi definito le sanzioni uno strumento per arginare in maniera non militare un conflitto e stimolare il dialogo. Priorità, infine, ad aiuti ed accoglienza per lenire emergenza umanitaria. Per il PDCS Oscar Mina, che ha ricordato la recente partecipazione ai lavori OSCE. Da lui dure parole per l'uso della forza contro l'Ucraina e le violazioni dell'integrità territoriale. Ha anche ricordato come in precedenza fossero “falliti miseramente” gli Accordi di Minsk, così come i negoziati delle ultime settimane. In questo momento, ha concluso, San Marino non può permettersi un atteggiamento neutrale.

Infine un nuovo intervento del Segretario agli Esteri, che ha ringraziato i gruppi per il confronto in aula, auspicando un odg condiviso che possa dare un mandato forte al Governo. “Siamo abituati ad affrontare le emergenza in questa legislatura”, ha osservato. Alle problematiche della pandemia si sovrappone la gestione di questi eventi apparentemente lontani ma che ci coinvolgono. Si è poi detto consapevole di come possa colpire il cambio di postura di San Marino sulle sanzioni; ma la situazione nel frattempo è molto cambiata, ha ricordato. Se verrà fornito un mandato al Governo – ha concluso - credo faremo sentire la nostra voce in maniera sana ed equilibrata senza perdere nulla in termini di neutralità ma guadagnando molto come reputazione. I lavori sono stati poi sospesi per permettere la formulazione di un ordine del giorno condiviso sulla crisi ucraina. Alla fine si è trovato un accordo su un testo sostenuto da tutti i gruppi consiliari. A darne lettura Oscar Mina. Nell'OdG – fra le altre cose - si condanna fermamente il ricorso alla violenza, con l'auspicio che i negoziati in corso portino ad un immediato cessate il fuoco e una soluzione pacifica del conflitto. Ribadito il sostegno alla sovranità ed integrità territoriale dell'Ucraina. Deprecate le limitazioni imposte agli osservatori internazionali. In particolare si dà mandato al Governo di attuare tutti gli interventi necessari a contribuire all'accoglienza dei cittadini ucraini che chiederanno con particolare riguardo a ricongiungimenti familiari; ribadito anche l'impegno a supportare gli sforzi, in ogni sede internazionale, a supporto del dialogo e della pace. E poi il punto più atteso; con la presa d'atto di quanto disposto da UE ed organismi internazionali, ed il conseguente mandato al Congresso di definire le modalità di applicazione delle sanzioni contro Mosca, riferendo nel corso della prima seduta utile della Commissione Esteri. L'ordine del giorno è stato approvato all'unanimità. Si è poi proseguito con il comma delle Istanze d'Arengo, dopo la seduta serale di ieri che aveva visto l'ok all'Istanza che chiedeva la concessione al personale docente di un'idonea attestazione – riconosciuta a livello europeo – che permetta di entrare gratuitamente negli istituti culturali e nei luoghi di cultura. Via libera anche alla richiesta di chi invoca “il rispetto e la tutela del diritto alla pratica di sport agonistico per persone sammarinesi con disabilità”. Respinte invece le rimanenti Istanze trattate in notturna. Si è ripreso a fine mattinata con l'Istanza d'Arengo che sollecita l'istituzione di una cerimonia pubblica in occasione della Giornata Internazionale della Pace.





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