CGG: dopo i commi relativi alle nomine si passa alla ratifica di decreti legge e decreti delegati

CGG: dopo i commi relativi alle nomine si passa alla ratifica di decreti legge e decreti delegati.

Dopo un comma comunicazioni particolarmente ricco di spunti – dal Green Pass alla politica estera, dalla campagna referendaria alla Giustizia -, i lavori della sessione sono ripresi in mattinata, dal comma relativo alla nomina del Comitato Amministratore di FONDISS. Già indicati i propri membri dalle organizzazioni sindacali e datoriali; così come dal PDCS, mentre RETE e Libera hanno chiesto di soprassedere. Guerrino Zanotti ha tuttavia chiesto a quale punto sia l'elaborazione del testo normativo proposto dai componenti del Comitato Amministratore uscente; e se si arriverà in Aula con un PdL complessivo sulle norme che regolano la composizione e la durata del Comitato. Il Segretario Gatti ha spiegato che a brevissimo dovrebbe arrivare la posizione di BCSM sul testo. E a proposito di Banca Centrale, nel comma successivo era prevista la sostituzione della dimissionaria Martina Mazza, da membro del Consiglio Direttivo di BCSM; la Maggioranza ha chiesto di soprassedere.

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Critiche dalle fila di Libera, così come da RF. "La Maggioranza – ha affermato Nicola Renzi – vuole arrogarsi anche il quarto membro del Consiglio Direttivo"; e ha sottolineato anche come da lungo tempo Banca Centrale non abbia un Direttore. Denise Bronzetti, NPR, nel ricordare come si sia giunti al terzo rinvio di questa nomina, ha spiegato come ciò sia dovuto alla necessità di un confronto ampio, anche con le Opposizioni; da qui l'auspicio che non vi siano polemiche. "Ci atterremo ai criteri di proporzionalità e rappresentatività fra forze politiche di maggioranza ed opposizione negli organismi", ha puntualizzato L'obbligo partirà alla metà di ottobre, per dare il tempo a chi non ha fatto ancora la prima dose di vaccinarsi.. Mentre Alessandro Mancini, NPR, ha ricordato come rispetto alla precedente legislatura siano mutate le proporzioni all'interno dell'arco parlamentare. A questo punto si è passati al comma relativo alla ratifica di decreti legge e delegati. Chiesto lo scorporo di 6 decreti, essendo stati presentati emendamenti. E' il caso del decreto delegato numero 147, recante nuove disposizioni nella disciplina dell'interscambio di beni con l'Italia, ed emanato dopo l'incontro a Roma con il Ministro italiano Daniele Franco. Oggetto dell'intervento è la cosiddetta “autoliquidazione” dell'imposta, in vista dell'introduzione della fatturazione elettronica. Diversi gli emendamenti di Repubblica Futura. Andrea Zafferani ha spiegato infatti come l'accordo raggiunto con l'Italia presenti alcune criticità, pur essendovi elementi giudicati con favore; ricordate anche le difficoltà incontrate dagli operatori sammarinesi che utilizzano l'e-commerce. Nessuno degli emendamenti di RF è stato infine accolto; stesso copione per il decreto successivo, ed intimamente connesso al precedente: quello sulla fatturazione elettronica nell'interscambio di beni e servizi con l'Italia. L'Aula ha poi ratificato il decreto delegato per l'assunzione di personale medico senza specializzazione per sostituzioni temporanee in Medicina Generale e Guardia Medica, per un periodo non superiore di tre mesi, rinnovabile al massimo due volte. Il Segretario Ciavatta ha ricordato le difficoltà dei mesi scorsi nel reperire personale, in seguito alle numerose richieste di aspettativa in medicina di base. Da qui la decisione di allineare la situazione sammarinese a quella italiana, proprio per poter accedere a professionisti. Una carenza atavica quella del personale medico, ha affermato Nicola Renzi, che è tornato a criticare la scelta del Congresso di erogare premi al Comitato Esecutivo Iss, considerando che al primo punto dei risultati da raggiungere – ha detto - c'era proprio l'approvvigionamento del personale sanitario e sociosanitario. E' tornato poi sulla decisione del Governo, varata dal Consiglio, di sospendere medici e sanitari non vaccinati. “In una situazione di emergenza – ha avvertito - occorre fare i conti dei costi e benefici”. A questo punto è stato affrontato il decreto che proroga gli interventi straordinari in ambito economico a supporto dell'emergenza economica causata dal Covid. Due gli emendamenti proposti da RF sul tema della formazione dei lavoratori in Cassa Integrazione, affinché i costi non ricadano sullo Stato. Il Segretario Lonfernini ha specificato come la proposta contenuta nel primo emendamento fosse già implicita nell'articolato. Quanto al tema delle attività di formazione organizzate direttamente dal CFP si è detto aperto ad un confronto; al termine del quale è stato ritirato il secondo emendamento, mentre al primo sono state effettuate modifiche concordate. Da qui l'approvazione. E poi il decreto delegato sul “Secondo fabbisogno generale del Settore Pubblico Allargato”. Il Segretario di Stato agli Interni ha precisato come l'intervento non riguardi l'ISS, e sia frutto di un confronto approfondito. Fra le innovazioni previste una maggiore flessibilità nella gestione dei dipendenti, l'accelerazione delle procedure di riassegnazione del personale, la ridefinizione dell'istituto della mobilità. Ci attendono sfide enormi, ha sottolineato dal canto suo Nicola Renzi, ad avviso del quale sarebbe opportuno privilegiare valutazioni di carattere qualitativo, anziché soffermarsi sui numeri. Ed ha affrontato anche il caso della Protezione Civile, servizio ritenuto sottodimensionato dall'esponente di RF. Tutti presentati dal Governo gli emendamenti, approvati poi dall'Aula. Ultimo decreto in attesa di ratifica quello sulla proroga delle disposizioni per la gestione della pandemia. Il Segretario Ciavatta ha ricordato come il decreto posticipi la validità delle misure decise ad inizio agosto. Misure blande, e questo in ragione dell'efficacia della massiccia campagna vaccinale effettuata in Repubblica. Ultimamente – ha spiegato - non si è registrato un aggravamento delle condizioni per la tenuta del reparto di isolamento e della terapia intensiva. L'unico emendamento proposto dal Governo sposta il termine della validità del decreto al 6 ottobre, anziché al 1 ottobre. Diverse, invece, le proposte di modifica avanzate da Libera.

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