CGG: il discorso di commiato dei Capitani Reggenti

CGG: il discorso di commiato dei Capitani Reggenti.

A tarda notte, i Capitani Reggenti hanno rivolto il loro messaggio di commiato all'aula consigliare.

"Signore e Signori Consiglieri, Signora e Signori Segretari di Stato, volgendo al termine di questa sessione consiliare, l’ultima del nostro mandato, nel congedarci dal Consiglio Grande e Generale è nostro desiderio rivolgere a tutti i componenti di quest’Aula il nostro indirizzo di saluto. Il semestre reggenziale trascorso insieme, che sta per concludersi, è costellato di eventi che lo hanno reso impegnativo, ma estremamente significativo e certamente per noi indelebile alla memoria. Nell’occasione odierna è nostra intenzione condividere e ripercorrere con Voi, che ci avete onorato dell’elezione alla Suprema Magistratura dello Stato, alcuni dei capitoli più salienti.

Questo semestre reggenziale è stato infatti denso di accadimenti, a partire dalle celebrazioni del 50° anniversario della Consulta dei cittadini sammarinesi all’estero: nel nostro mandato abbiamo avuto modo in più occasioni di incontrare i nostri concittadini d’oltre confine. Si è indubbiamente trattato, in tutti i casi, di esperienze significative: abbiamo infatti la certezza che mantenere vivo l’attaccamento di tutti i cittadini al nostro Paese sia essenziale. Tantissimi giovani sammarinesi vivono all’estero, in particolare con essi occorre mantenere un contatto perché non venga con il tempo persa l’identità ed emerga forte la consapevolezza che il Paese ha bisogno di ogni risorsa, competenza ed entusiasmo. Abbiamo ricevuto in Udienza encomiabili realtà sociali e di volontariato del nostro Paese, celebrato l’avvio di nuovi importanti eventi di portata internazionale, nonché importanti anniversari e traguardi di aziende storiche del territorio, incoraggiato iniziative a favore dei più bisognosi e dei malati, incontrato ed ascoltato la Cittadinanza che lo ha richiesto: a questo proposito, riteniamo essenziale approfittare di questo momento per segnalarVi che sul nostro territorio sono molte, troppe, le situazioni difficili che vivono le famiglie.

La crisi economica e l’aumento del costo della vita prima di tutto, ma anche la crisi delle famiglie, sempre più spesso smembrate e con difficoltà inter-relazionali, richiedono una forte presa di coscienza della classe politica ed il rafforzamento di presidi, anche a livello psicologico, a supporto di chi ha più bisogno. Tante persone, a volte, hanno anche solo bisogno di essere ascoltate e magari di ricevere un consiglio.

Momento di alto significato istituzionale e celebrativo è stato il XX anniversario del Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme, che ha visto la partecipazione – al fianco delle massime cariche istituzionali – di autorevoli giuristi, costituzionalisti, accademici e studiosi del diritto, tutti estimatori della unicità del nostro assetto costituzionale e del nostro sistema giuridico. Il Collegio Garante, che dal 2003 costituisce uno degli organi fondamentali del nostro peculiare Ordinamento, ha visto sin dal proprio insediamento il succedersi, tra i suoi membri, di illustri professori e magistrati, personalità di chiarissima fama che sicuramente hanno rappresentato il miglior viatico per il prestigio dell’istituzione sin dall’avvio della sua importantissima e delicata attività. L’altissimo profilo dei suoi componenti e le pronunce prodotte ne hanno nel tempo confermato l’autorevolezza. Tuttavia, come abbiamo avuto modo di sottolineare in occasione della recente cerimonia di giuramento dei nuovi membri, rivolgiamo a questo Consiglio l’invito a fare una riflessione sull’opportunità di avere anche una presenza costante nel Collegio di un membro sammarinese affinché l’ “attaccamento alla terra d’origine e al suo ordinamento secolare e unico permetta a chi ne è erede di conservare la memoria di ciò che è stato e di riconoscersi nel futuro prossimo”.

La visita di Stato del Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, è stata una solenne occasione testimone di un sodalizio rafforzato del bilaterale strategico con la vicina Italia: un consolidamento ulteriore dei rapporti tra le rispettive Istituzioni e i rispettivi Popoli, in uno scambio virtuoso di collaborazione e di sostegno vicendevole nel cammino che da sempre intreccia le nostre storie. Abbiamo anche avuto l’onore di rappresentare il nostro Paese in svariati contesti internazionali e gli scambi intercorsi hanno rafforzato sempre più in noi la convinzione dell’importanza delle relazioni internazionali e dell’attuale percorso di piena ed effettiva integrazione a livello multilaterale.

Certamente questo percorso si consoliderà con il completamento dell’iter per l’accordo di Associazione di San Marino con l’Unione Europea, che costituirà un’importante opportunità di sviluppo e di prospettive pur salvaguardando le prerogative e le specificità del nostro Stato e della sua identità. Le visite nelle scuole nel periodo natalizio e quelle effettuate ad inizio anno nelle strutture dedicate agli anziani, alle persone con disabilità, ai vari centri di solidarietà ci hanno scaldato il cuore: la gratitudine e l’affetto che ci sono stati mostrati dai bambini e gli sguardi degli anziani e dei più bisognosi, desiderosi di attenzione, di condivisione, di trascorrere un momento insieme, hanno lasciato un segno indelebile nei nostri ricordi.

È stato poi nostro l’onore di dare ufficialmente avvio all’iniziativa del Percorso della Reggenza, sostenuto dal Congresso di Stato e che auspichiamo possa presto vedere definiti anche gli ultimi aspetti organizzativi: il coinvolgimento di artigiani del nostro territorio, specialmente se ciò garantisce il sostegno ad iniziative di solidarietà sociale, è essenziale per garantire la sopravvivenza di abilità e capacità che non possono andare perdute. Dal punto di osservazione privilegiato di cui beneficia la Reggenza, abbiamo visto un Paese con molte sfide dinnanzi, alcune contraddizioni, ma incantevole nello spirito e nel desiderio di onorare la propria secolare storia. Una storia che prosegue anche attraverso ciò che accade e viene attuato in questa Aula Consiliare, che sempre ci ricorda quanto l’uomo sia il protagonista principe del tempo in cui viviamo.

Quali garanti dell’Ordinamento costituzionale della Repubblica, abbiamo alacremente lavorato per adempiere con il massimo impegno e con spirito di servizio al nostro Ufficio, cercando di garantire la più ampia attenzione alle esigenze di tutti, anche in contesti non certamente facili e cercando altresì di trasmettere un messaggio preciso, orientato sempre al rispetto, alla tolleranza, al dialogo. Servire la nostra Patria, nel ruolo super partes e di rappresentanza dello Stato che la Reggenza riveste è un onore e al contempo un compito che non può essere sottovalutato.

L’espletamento del nostro mandato è stata occasione di riflessione proprio sul ruolo delle Istituzioni della nostra Repubblica: vogliamo ribadire anche oggi, ancora una volta, l’accorato e forte richiamo rivolto all’Aula Consiliare per lo svolgimento di una sempre rispettosa e corretta dialettica parlamentare, cui avevamo fatto riferimento già nel Discorso della prima seduta del Consiglio Grande e Generale: per essere attori di un cambiamento reale del modo di fare politica, in modo che questa torni ad essere di richiamo per le giovani generazioni, occorre sempre ricordare l’importanza e l’autorevolezza del compito cui tutti siamo chiamati ed eletti.

La critica e il confronto sono la base della democrazia, ma non devono mai degenerare nell’offesa personale gratuita o nel contrastare ad ogni costo, perché il nostro ruolo è servire il Paese, non noi stessi. Signore e Signori Consiglieri, Signora e Signori Segretari di Stato, gli effetti della globalizzazione hanno portato culture e popoli differenti a confrontarsi sulle medesime tematiche e a condividere un percorso di crescita, che non può essere limitato alla propria territorialità, ma deve guardare oltre verso un orizzonte comune. Per affrontare le sfide globali è necessario coinvolgere non solo la mente ma anche il cuore delle persone. Le emozioni come empatia, compassione e solidarietà sono un grande motore di azione, anche dinnanzi alle più spiccate espressioni di divergenza, perché, diversamente, il cambiamento non può innescarsi.

Quello che oggi viviamo è un momento storico di grandi mutamenti, caratterizzato spesso da forti contrasti e molteplici difficoltà, che hanno inevitabilmente ripercussioni indirette anche sul nostro Paese. In questa congiuntura, però, con fierezza, rileviamo che la nostra Repubblica stia registrando segnali positivi, che garantiscono sicuramente un’iniezione di nuovo ottimismo: proprio per questo motivo, riteniamo che questo sia il momento giusto per avere coraggio, per investire nel domani e per intraprendere un nuovo cammino di crescita. Il Paese attende risposte sul piano dei progetti, degli indirizzi, delle prospettive future che in questa Aula hanno genesi.

Auspichiamo che il rafforzamento dell’attrattività e della competitività del nostro sistema che, in questi anni, ha ottenuto l’attenzione di numerosi virtuosi investitori, possa continuare sempre ad essere protagonista di un confronto costruttivo, volto ad aprire nuove prospettive di crescita nei settori più innovativi e promettenti e portare a nuove opportunità di formazione e qualificazione anche dei nostri giovani. Giovani che sono stati centrali in questo nostro semestre e che abbiamo voluto rendere protagonisti attraverso molteplici progettualità, in sinergia con le Segreterie di Stato competenti e le Istituzioni di pertinenza: il nostro scopo era far sentire concretamente la vicinanza delle Istituzioni alle Giovani generazioni.

I recenti cicli di incontri svolti a Palazzo Pubblico con gli studenti delle Scuole sammarinesi di ogni ordine e grado, che la Reggenza ha promosso nell’ambito dell’iniziativa “I Giovani vivono le Istituzioni”, per provare un’esperienza diretta della democrazia sammarinese, ci ha fortemente emozionati e di essa serberemo un ricordo affettuoso e partecipato. Auspichiamo che questi momenti - svoltisi in una cornice del tutto particolare, quest’Aula - siano stati proficui per ravvivare il senso di appartenenza e la partecipazione attiva dei giovani alla vita sociale e civile della nostra Comunità.

Speriamo di aver gettato un seme che porti frutto: per fare ciò, tuttavia, occorre vi sia qualcuno che di tale seme si prenda cura e ne garantisca una costante crescita. L’emissione filatelica “I giovani e le Istituzioni”, da noi promossa e che a breve sarà presentata, racchiude molteplici significati riferiti alle giovani generazioni e al profondo bisogno che ha questa nostra Comunità di un’alleanza tra generazioni. Siamo infatti certi che anche l’arte e la cultura siano veicoli importanti per esprimere messaggi e l’arte della filatelia, che con prestigio segna la nostra storia, sia un pregevole ambasciatore nel mondo di questi concetti.

Vogliamo infine ricordare a tutti che il 2024 è un anno che racchiude una rilevante ricorrenza, legata al cinquantennale della promulgazione della Dichiarazione dei Diritti dei Cittadini e dei Principi Fondamentali dell’Ordinamento Sammarinese. L’8 luglio 1974, infatti, sono stati formalmente e solennemente enunciati principi che costituivano già parte integrante dell’ordinamento e della costituzione materiale della nostra Repubblica in “una formidabile sintesi tra passato e presente, tra innovazione costituzionale e continuità della vita dello Stato e delle sue istituzioni fondamentali ", così come recita il suo Preambolo. Un’architettura statuale che ci pone dinnanzi all’assoluta necessità che l’azione politica e delle Istituzioni sia sempre ispirata ai principi sanciti in questo fondamento legislativo.

Signore e Signori Consiglieri, Signora e Signori Segretari di Stato, al termine del nostro indirizzo di commiato, esprimiamo il nostro partecipato ringraziamento all’Ufficio di Segreteria del Consiglio Grande e Generale, all’Ufficio di Presidenza e ai Gruppi Consiliari che lo compongono, per il costante e fondamentale contributo sempre assicurato. La nostra più sentita riconoscenza è rivolta all’encomiabile supporto del personale dell’Ufficio Segreteria Istituzionale e delle sue rispettive articolazioni - Operatori Servizi Istituzionali, Sezione Congresso di Stato, Sezione Studi legislativi – condotti dal Dirigente, Avv. Giovanna Crescentini, cui esprimiamo la nostra sincera ed eterna gratitudine per l’impegno profuso, la forte dedizione ed il profondo amore per le Istituzioni di questa Repubblica. Il nostro ringraziamento è altresì rivolto al Cerimoniale Diplomatico dello Stato e al Suo Dirigente, Dott.ssa Silvia Berti, al personale del Dipartimento Affari Esteri, alla Guardia del Consiglio Grande e Generale e tutti i Corpi Militari anche volontari e agli organi di Polizia, e più in generale, a tutto il personale e ai funzionari che durante il nostro mandato ci hanno supportato mostrando affezione e sensibilità verso l’Istituto della Reggenza e verso le Istituzioni della Repubblica.

Un particolare ringraziamento, in generale, alle donne e agli uomini dell’Amministrazione che quotidianamente lavorano a fianco della Reggenza, mettendo a disposizione della stessa le proprie competenze ed esperienze, la vera architettura del sistema di supporto della più Alta Magistratura dello Stato.

Signore e Signori Consiglieri, Signora e Signori Segretari di Stato, desideriamo infine congratularci con i nuovi Capitani Reggenti eletti, Alessandro Rossi e Milena Gasperoni, formulando Loro i nostri migliori auspici di buon lavoro per il mandato che andranno ad espletare nel semestre 1° aprile – 1° ottobre 2024. San Marino è l’emblema della virtù della democrazia. Una storia singolare e paradigmatica che ha affasciato e continua ad ammaliare e avvicina ognuno di noi. Tutti abbiamo un mandato ben preciso, attribuitoci dalla Cittadinanza: quello di preservare le grandi tradizioni e fare evolvere questa nostra Comunità, affinché esse possano essere tramandate, di generazione in generazione. Questi obiettivi riteniamo debbano sempre essere imprescindibilmente raggiunti, chiunque sia alla guida del Paese.

Per questo rinnoviamo ad ogni Membro del Consiglio Grande e Generale e ad ogni Segretario di Stato l’importanza di vivere il proprio mandato con massima responsabilità, in autentico spirito di servizio al Paese e sempre nella ricerca del supremo bene della collettività, prima di ogni interesse di parte, esprimendo l’augurio di buon lavoro nel progettare il domani con coraggio e speranza. A Voi e a tutto il Popolo sammarinese rivolgiamo il nostro saluto, ringraziandoVi per averci attribuito l’onore di servire, nella più alta istituzione, la nostra Repubblica. A Voi Tutti auguriamo un proficuo lavoro nello scrivere ed incidere il domani accogliendo i cambiamenti del presente, ma sempre onorando la bellezza del passato. Non dimentichiamoci mai che siamo una comunità fatta di figli, madri, padri, nipoti, nonni: persone vicine alle persone".

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