CGG: iniziata, da parte dell'Aula, la trattazione delle Istanze d'Arengo

CGG: iniziata, da parte dell'Aula, la trattazione delle Istanze d'Arengo.

Nel pomeriggio sono ripresi i lavori della sessione del Consiglio Grande e Generale, dopo l'approvazione – venerdì – anche dell'ultimo tassello del “Pacchetto Giustizia” portato in Aula dal Segretario di Stato Ugolini. In apertura di seduta la Reggenza ha convocato i capigruppo. Si è dunque sottoposta a votazione una modifica dell'ordine del giorno, che prevede l'immediata ratifica di una serie di decreti delegati e l'inserimento, domani mattina, di un dibattito sulla crisi ucraina. Approvazione all'unanimità; spostata la prevista trattazione delle Istanze d'Arengo. 3 i decreti “scorporati”; e da trattare dunque singolarmente, vista la presenza di emendamenti. Cui se ne è aggiunto un altro, su esplicita richiesta di DML. Si è partiti dal Decreto Delegato numero 196 del 2021, recante “nuove disposizioni sulla dichiarazione delle attività patrimoniali, finanziarie e quote societarie possedute all'estero”. Tema molto tecnico. Il Segretario di Stato Marco Gatti ha ricordato come l'esigenza di intervenire, sul precedente decreto, fosse scaturita da una serie di confronti con parti economiche e professionali; sottolineati insomma degli aspetti da “approfondire ulteriormente”. I 2 emendamenti proposti dalla Segreteria Finanze – che rivedono al ribasso il regime sanzionatorio – sono stati ben accolti da Libera, che in passato aveva invece espresso perplessità. Interventi di buon senso, sono stati definiti; anche perché riferiti a situazioni per le quali non si rilevava un'evasione fiscale.

L'intero decreto è stato infine approvato a maggioranza. Si è passati dunque al Decreto Delegato numero 4 del 2022, per il quale aveva chiesto lo “scorporo” Domani Motus Liberi. Si tratta degli interventi a sostegno di Agenzie di viaggio e turismo e di tour operator in seguito all'emergenza sanitaria; ulteriori – ha specificato il Segretario Gatti – rispetto a quelli già adottati a favore di tutti gli operatori economici del Paese nel biennio 2020-2021. Ha poi precisato come vi sia stata attenzione a ragioni di bilancio, nella determinazione di questi contributi a fondo perduto; pur ricordando come queste aziende abbiano perso in media il 70% del volume di affari. Michela Pelliccioni – DML – ha ricordato come il settore sia “in assoluto il più penalizzato dalla pandemia”; il Governo, ha aggiunto, ha cercato di venire incontro a queste esigenze, con la proroga degli ammortizzatori e questo intervento specifico. Ma rispetto alle richieste avanzate – ha rimarcato - “il contributo non è sufficiente”. Da qui la richiesta a fare il massimo sforzo, anche alla luce delle possibili ricadute derivanti dalla crisi ucraina. “Ben venga” l'intervento, ha premesso Rossano Fabbri, Gruppo Misto; che questo settore – ha aggiunto – non è il solo che ha subito una “crisi irreversibile”.

Citate ad esempio le attività del Centro Storico; “e su questo non mi sembra di vedere chissà quali strumenti da parte del Governo”. Perplessità anche sull'utilizzo delle risorse derivanti dal finanziamento estero: si sta solo spostando il problema in avanti, ha detto. Questo decreto va nella giusta direzione, ha dichiarato dal canto suo Emanuele Santi, RETE. “Si è fatto il possibile con le risorse che abbiamo”. Da Denise Bronzetti, Gruppo Misto, non è mancata una considerazione di carattere generale. Fra le altre cose ha infatti sottolineato come le finanze di un piccolo Paese - già provato da una serie di difficoltà come l'emergenza sanitaria - non possano permettersi interventi a pioggia. Richiesto allora il supporto di dati; e controlli, affinché si evitino distorsioni e sprechi di risorse. Ha ricordato poi come il settore in questione abbia dato un contributo significativo al Bilancio dello stato. Non è mancato, infine, un invito al sistema bancario e finanziario; affinché – alla luce degli importanti supporti ricevuti “in momenti drammatici” - risponda alle esigenze di credito provenienti da imprese e famiglie.

Troppo poche risorse a disposizione dello sviluppo e del sostegno all'economia, ha osservato Andrea Zafferani, RF; ad avviso del quale vi è un errore di fondo, nelle scelte del Governo, sulla destinazione delle risorse provenienti dall'indebitamento pubblico. Ha poi ricordato come la disponibilità economica, per questo intervento, ammonti ad un massimo di 500.000 euro. Decisamente insufficiente, a suo avviso. E poi un'osservazione: “settori diversi possono necessitare di risposte diverse nei tempi e nelle cifre”. Lo Stato ha fatto la sua parte nell'ambito degli interventi di sostegno a imprese e famiglie, ha osservato Stefano Giulianelli, PDCS. Con questo decreto andiamo ad intervenire nuovamente a sostegno di un settore fortemente penalizzato, ha aggiunto. Ma si tratta di un intervento già superato – ha constatato amaramente – perché dopo quella indotta dal Covid si prospetta un'altra crisi economica molto importante. E il pensiero è andato di nuovo alle ricadute della crisi ucraina. Il rischio è quello di una desertificazione di un comparto un tempo fiorente, ha sottolineato Nicola Renzi, RF; che ha invitato l'Aula a riflettere invece su quanto investito in consulenze.  Invocata allora “una linea più attenta e più coraggiosa”. Insufficienti, anche per Alessandro Bevitori, Libera, le misure disposte dal Governo a sostegno delle aziende colpite dalla crisi. Gli interventi posti in essere hanno cercato di salvaguardare le attività che avevano una prospettiva, ha infine replicato il Segretario alle Finanze; ad avviso del quale San Marino è stato uno dei Paesi che hanno avuto una maggiore ripartenza. Ha poi sottolineato come a tour operator e agenzie viaggio siano già stati destinati 615.000 euro, cui si sommano i 500.000 attuali; “più tutte le garanzie”. Il discorso, poi, dopo le sollecitazioni già espresse nel corso del dibattito, è tornato sul finanziamento estero.

Come ripagheremo quei debiti? Si è domandato Vladimiro Selva, Libera. Gestire il debito è una cosa che fanno tutti gli Stati, ha osservato dal canto suo il Segretario Gatti; che ha sottolineato l'importanza di politiche di riduzione della spesa ed incremento delle entrate. Ciò che va evitato è non avere una prospettiva, ha sottolineato. Decreto approvato a maggioranza. Via libera anche a quello recante i “requisiti minimi per le Strutture Sanitarie che eseguono sperimentazioni di Fase I”, con la relazione del Segretario di Stato alla Sanità. Medesimo ambito anche per l'ultimo decreto “scorporato”, al vaglio dell'Aula: il numero 2 del 2022: “Requisiti minimi necessari per le Strutture Sanitarie che eseguono sperimentazioni di Fasi successive alla I, bioequivalenze e biodisponibilità”. Chiuso il comma relativo ai decreti si è passati a quello delle Istanze d'Arengo. Prima ad essere esaminata quella che propone l'utilizzo della terminologia “persona con disabilità” in tutti gli atti dello Stato. Nelle leggi più recenti è stata già utilizzata questa definizione, ha osservato il Segretario di Stato Elena Tonnini; parere favorevole, dunque, ad adottarla d'ora in poi in qualsiasi atto e provvedimento che tratti questo tema. Terminologia idonea e focalizzata sul concetto di persona, ha osservato Marica Montemaggi, Libera; che ha invitato a valutare anche un intervento sulle principali norme in materia precedenti. Apprezzamento bipartisan, per l'Istanza, durante il dibattito. Dai banchi del Gruppo Misto anche uno stimolo alla politica affinché si faccia uno sforzo in più, a livello normativo, per garantire una reale inclusione. Istanza approvata all'unanimità.

Il Segretario alla Sanità ha poi dato lettura a quella successiva, che mira a tutelare le “carriere lavorative lunghe” ai fini previdenziali. Tema di stretta attualità – quello delle carriere lunghe e dei lavori usuranti -, ha osservato Ciavatta. Ma l'istanza – ha aggiunto – è difficilmente accoglibile, perché vincolerebbe ad un intervento normativo senza attendere la riforma previdenziale; possibile comunque tenerne conto in quell'ambito. Il tema – ha osservato Guerrino Zanotti, Libera - pone sul tavolo una problematica che vede coinvolta in questo momento una fetta importante della popolazione. “Proposta decisamente intelligente”, quella degli istanti, ha dichiarato Andrea Zafferani, RF. Si potrebbe fare anche subito, a suo avviso, senza attendere la riforma previdenziale. “Spero che arrivi questa riforma”, ha aggiunto. L'istanza è stata respinta: 4 i favorevoli, 35 i contrari. E poi l'Istanza d'Arengo per il riconoscimento della diagnosi e della cura della fibromialgia: malattia reumatica “di difficile diagnosi” e caratterizzata da “dolore cronico diffuso”. In Repubblica 650 persone, secondo l'ISS, potrebbero esserne affette. Fin dal 1992 – ha ricordato Ciavatta - la sindrome è riconosciuta dall'OMS. L'indicazione – da parte del Segretario di Stato – è di accogliere l'Istanza. Dobbiamo offrire a questi cittadini malati – ha dichiarato Miriam Farinelli, RF - tutto ciò che è necessario per alleviare i dolori e le cure adeguate. Questa malattia, seppur poco conosciuta, provoca grosse limitazioni. Si è passati quindi all'esame dell'Istanza che richiede la “predisposizione di urgenti interventi volti a rimborsare le spese per i tamponi certificati, sostenute da studenti e lavoratori con necessità di frequentare luoghi situati sul territorio italiano in cui è richiesta l’esibizione del Green Pass”. Il Segretario di Stato Ciavatta – considerata anche “la continuità delle deroghe ottenute dal confronto con l'Italia”, sul tema vaccini/Green Pass - ha espresso tuttavia parere sfavorevole. Sulla stessa linea Stefano Giulianelli, PDCS. Giovanni Zonzini, RETE, ha ricordato il particolare periodo storico in cui era nata questa istanza. Ma nel frattempo è stato raggiunto l'accordo con l'Italia, ed è dunque “inattuale”. “L'istanza aveva un senso”, ma non c'è stata questa necessità, ha rimarcato Iro Belluzzi, indipendente di Libera; penso che nessuno dei residenti vaccinato abbia dovuto pagare un tampone per motivi di lavoro o di studio. Istanza respinta. Prima della sospensione dei lavori, infine, la lettura – da parte del Segretario di Stato Belluzzi – dell'Istanza che richiede l'inserimento sperimentale dell’indirizzo di Scienze Umane indirizzo psico-pedagogico nell’offerta formativa della Scuola Superiore.

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