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CGG: lavori ripresi nel pomeriggio. Si lavora ad un OdG condiviso sulla crisi ucraina

23 feb 2022
CGG: lavori ripresi nel pomeriggio. Si lavora ad un OdG condiviso sulla crisi ucraina

Ancora comma comunicazioni, nel pomeriggio; con altri interventi sul “caso Serenissima”. Una “pagina tristissima”, afferma Denise Bronzetti, Gruppo Misto; ad avviso della quale questa vicenda ha un “vulnus”: poiché se ancora una volta – dice - è la politica che deve andare in tribunale, significa che i “sistemi di controllo” non hanno funzionato. Secondo Bronzetti, poi, la gente è stanca di vedere una politica litigiosa, che perde tempo nel parare attacchi, a scapito della risoluzione dei problemi. Citati ad esempio i rincari “con cui dovremo fare i conti”, anche alla luce delle attuali tensioni geopolitiche.

Di nuove povertà nel Paese, e diseguaglianze sociali, ha parlato Miriam Farinelli, RF. Fenomeni aggravati dalla crisi economica; e con il Covid ad accentuare questo “angosciante panorama”. Adele Tonnini si è soffermata sulle problematiche di AASS. Quello che era un fiore all'occhiello del Paese – ha dichiarato l'esponente di RETE - ora appare allo sbando. Vedo un continuo scarico di responsabilità fra le parti, ha aggiunto, ed “un'azienda autonoma sempre meno autonoma”.

Riflessione, poi, sulla questione dell'approvvigionamento del gas, che “rischia di compromettere il bilancio dell'azienda per molti anni a venire”. Espresse forti perplessità, inoltre, in merito all'ipotesi di un contratto di acquisto pluriennale. Suggerito, invece, l'avvio di una politica di approvvigionamento che punti a mettere in concorrenza le aziende fornitrici. Michela Pelliccioni, DML, è tornata sul “caso Serenissima”, sottolineando il pericolo di ingerenze della politica nel settore.

Necessario a suo avviso un cambio di passo e di mentalità, a beneficio della collettività; ribadita anche l'importanza degli strumenti normativi per intervenire su eventuali distorsioni. E sulla crisi ucraina ha rimarcato possibili pesanti ripercussioni anche in campo economico; specie se si arrivasse a un duro scambio di sanzioni fra i protagonisti del dossier. “Anche per questo motivo è necessario un progetto Paese concreto” che possa creare i necessari sostegni alle famiglie. A seguire l'intervento sul “caro bollette” di Maria Katia Savoretti, RF. In una fase difficile come quella attuale – ha ricordato - non si possono imporre aumenti rilevanti alle famiglie. E questo, unito ai tagli alle pensioni, agli stipendi, potrebbe a suo avviso condurre ad una spirale recessiva. Sulla crisi ucraina Matteo Zeppa, RETE, che ha stigmatizzato le parole pronunciate da Putin in occasione del riconoscimento delle autoproclamate repubbliche separatiste del Donbass. Una situazione che, a suo avviso, riporta indietro le lancette della storia agli anni '30 del secolo passato; medesime le dinamiche. Zeppa ritiene possibile, per San Marino, farsi sentire all'interno della comunità internazionale per favorire una soluzione diplomatica, anche dando la disponibilità ad essere luogo di dialogo. Eva Guidi, Libera, è tornata sulla vicenda del quotidiano Serenissima. “I fatti cui assistiamo sono di una gravità assoluta”. Oggi saremmo venuti qui con bavaglio – ha detto -, se non fosse per le mascherine. Chi ha scritto di pet terapy, di agricoltura biologica, deve andare in Tribunale, ha dichiarato. “Stiamo entrando in un regime”. Semplici cittadini, per aver scritto quello che pensano, si sono visti recapitare – ha tuonato Marica Montemaggi - una comunicazione giudiziaria per un procedimento penale. “Questo è il clima”. Condivisa la posizione della Consulta. Se ci sono delle responsabilità vanno accertate – ha dichiarato dal canto suo Manuel Ciavatta, PDCS -; la Giustizia deve fare in modo autonomo il proprio percorso. Riflessioni anche sulla crisi ucraina; ribaditi gli ottimi rapporti sia con gli USA che con la Russia, così come il percorso verso Bruxelles. Da qui la necessità di attivare la diplomazia per contribuire agli sforzi di pace. Ha dato poi lettura di un OdG auspicando una piena condivisione da parte dell'Aula. Nel testo si esprime preoccupazione per quanto sta accadendo, condannando fermamente il ricorso alla violenza ed auspicando una de-escalation immediata. Si richiamano le parole del Segretario Generale ONU, impegnando il Congresso di Stato a supportare ogni sforzo diplomatico del Titano. E poi supporto all'integrità territoriale ucraina, e la condanna delle violazioni territoriali subite da Kiev, così come del riconoscimento – da parte di Putin – delle autoproclamate repubbliche separatiste. D'accordo Gerardo Giovagnoli, NPR, che ha comunque puntato il dito contro il Cremlino: “l'espansione della NATO verso oriente non è l'innesco di questa reazione”. “Politicamente – ha aggiunto - mi sento vicino a chi, in Europa, non vede di buon occhio l'avanzata della Russia verso occidente. Quindi l'intervento del Segretario di Stato Righi, che si è soffermato sulle ripercussioni di carattere economico di questa crisi. Ad oggi i dati del Paese sono tutto sommato confortanti, ha detto. Ma San Marino non è immune dalle evoluzioni del quadro internazionale. Abbiamo avuto segnali dal fronte imprenditoriale sull'acquisto delle materie prime. Ha insistito poi sulla programmazione, per andare verso un sempre maggiore efficientamento energetico: di fianco alle riforme strutturali per calmierare le spese, ha dichiarato, si devono fare anche interventi per garantire un'attrazione degli investimenti. Ha poi sottolineato come la missione nel contesto di Expo Dubai abbia dato la possibilità di stringere nuovi rapporti, cui dare concretezza. Necessaria, a suo avviso, una “visione”. La situazione non è oggi così drammatica, ma c'è tanto lavoro da fare, sul quale concentrarsi maggiormente. Abbandonare lo scontro – questa la ricetta -, porre al centro argomenti fondamentali. Ma temi come la libertà di espressione sono strettamente legati all'attrattività di un Paese, ha osservato Vladimiro Selva, Libera, tornando sul “caso Serenissima”. Chiuso il comma comunicazioni si è passati alle interpellanze. Diverse quelle presentate da Libera, soprattutto in ambito sanitario, ma non solo. Fra i punti dell'odg affrontati anche la nomina del Professor Glauco Giostra a membro del Collegio Garante. Votate poi le candidature dei vari gruppi per la Commissione Affari di Giustizia. Per il PDCS Mariella Mularoni, Francesca Civerchia e Maria Adele Selva. NPR ha proposto Matteo Rossi; DML Carlotta Andruccioli; il Gruppo Misto Denise Bronzetti; Adele Tonnini per RETE; Nicola Renzi per RF; quanto a Libera Luca Boschi e Vladimiro Selva. Si è poi proceduto alla votazione dei 4 membri del Consiglio Giudiziario – tutti avvocati - di nomina consiliare. Tutti favorevoli, tranne un'astensione.





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