CGG: respinte le Istanze d'Arengo per controlli tossicologici ed etilotest sui Consiglieri

CGG: respinte le Istanze d'Arengo per controlli tossicologici ed etilotest sui Consiglieri.

Lavori ripresi nel pomeriggio dall'Istanza che chiede la reintroduzione della solidarietà familiare per le imprese individuali che intendono chiedere supporto a familiari percettori di pensione ordinaria di anzianità. Via libera praticamente all'unanimità. Poi una delle proposte a suo modo più attese di questo comma: l'introduzione di una normativa che preveda per i Consiglieri un controllo tossicologico annuale. Sarebbe un “gesto di responsabilità e di forte esempio verso tutta la cittadinanza” hanno sottolineato gli istanti; che hanno posto l'accento sul problema della “assunzione smodata di sostanze stupefacenti” nella società sammarinese.

Non è la prima volta che questo tema viene sottoposto all'Aula, ha premesso il Segretario di Stato Mariella Mularoni; che ha sottolineato come il consumo di droga, specie fra i giovani, sia in aumento. Ha dichiarato come personalmente non abbia alcun problema a sottoporsi a questo test; al contempo ha segnalato questioni legate alla privacy, rimarcando come a suo avviso la scelta debba essere volontaria e non obbligatoria. Il costo dello screening completo ammonta ad oltre 50 euro a persona. I Consiglieri devono essere garanzia di moralità, ha aggiunto. Necessario a suo avviso proseguire con campagne di sensibilizzazione sul tema. Lasciata infine libertà di coscienza sul voto.

Un messaggio di sostanziale sfiducia nella politica, ha osservato Alessandro Rossi, Gruppo Misto; vedendo all'origine gli input provenienti da una società ritenuta estremamente competitiva. Una “brutta” Istanza, ha detto, che deve fare riflettere; vi è un'incapacità di produrre una visione di Paese diversa da quella dominante. L'immagine che diamo all'esterno – ha concordato Matteo Rossi, NPR - “non è positiva”. Molte volte pure io mi sono posto degli interrogativi sul contegno di alcuni colleghi. Ha precisato poi come a suo avviso l'Istanza – ritenuta squisitamente provocatoria – sia da respingere. Roberto Ciavatta, RETE, ha chiesto al Segretario alla Sanità un appuntamento per un esame; in modo di poter parlare liberamente. Quindi una serie di appunti sull'efficacia, la portata e la formulazione dell'Istanza. 

Se la proposta fosse accettata dovrebbe essere estesa ai Giudici, ai Corpi di Polizia, ai chirurghi, e così via. Criticato allora il principio di insinuare il dubbio sul fatto che vi siano categorie soggette all'abuso di stupefacenti. Proposta definita “irricevibile”. Secondo Alessandro Cardelli, DC, il tema deve essere affrontato con serietà; mentre questa iniziativa – a suo avviso – porta discredito sulle Istituzioni. Istanza definita “populista”; annunciato voto contrario.

Il Segretario di Stato Berti ha biasimato chi utilizza lo strumento “nobile” dell'Istanza d'Arengo per proposte simili. “Certe istanze non dovrebbero far parte di una democrazia evoluta come la nostra”. Denise Bronzetti ha ricordato un'iniziativa simile nel 2016; in quell'occasione qualche collega si sottopose spontaneamente al test tossicologico. Ha insistito poi sul contegno che devono avere le Istituzioni e chi svolge professioni “delicate”; ma quella in oggetto è ritenuta una “provocazione” dall'esponente di NPR. Ha tuttavia riconosciuto come vi sia un “gap di fiducia”, che non verrebbe tuttavia eliminato con l'approvazione di una simile Istanza.

Tutti spunti ragionevoli, ha convenuto Matteo Ciacci, Libera; la categoria della politica è particolarmente “attenzionata”. Nessuno ha niente da nascondere; ma non possono cadere nel vuoto le riflessioni sentite oggi in Aula, affinché il ruolo del Consigliere non venga svilito. Un ruolo tutt'altro che privilegiato, ha rimarcato; essendo svolto su base sostanzialmente volontaristica. “C'è un deficit di credibilità della politica”, ha dichiarato Alessandro Bevitori. Per quanto mi riguarda intendo dare il buon esempio; annunciato voto favorevole. “Anche io resto fuori dal coro”, ha detto Giuseppe Maria Morganti; questo dibattito è “super-legittimo”, aperto, molto sentito nella società. Dunque è giusto esprimersi. Dare una certezza alla cittadinanza, anche sotto questo aspetto, credo non sia così drammatico.

Michele Muratori ha ricordato come questi test siano già effettuati da alcune categorie; sono favorevole, non è un'idea “balzana”. Ad avviso di Fernando Bindi, RF, è forse necessaria una revisione dell'istituto dell'Istanza d'Arengo per focalizzarla sulle reali esigenze. Mirko Dolcini, DML, ha dichiarato di essersi già espresso a favore del test tossicologico sui Consiglieri. Potrebbe essere un'Istanza provocatoria, ha ammesso; ha tuttavia puntato il dito sul disvalore connesso all'assunzione di stupefacenti. Per recuperare dignità, ha rimarcato, bisogna fare un passo indietro per farne successivamente due in avanti. Facciamo questo test. Aida Maria Adele Selva ha riconosciuto come quest'Istanza l'abbia interrogata; il tema prevalente è l'abuso di sostanze stupefacenti. Non stiamo facendo abbastanza. Se serve fare questo test dobbiamo farlo. Diamo l'esempio. Personalmente sono favorevole, anche se l'Istanza è una provocazione.

Infine la votazione: 17 favorevoli, 19 contrari, 2 astenuti. Istanza respinta, seppure con un margine minimo. Apparentemente speculare – quantomeno nelle intenzioni – l'Istanza d'Arengo successiva: per installare un etilometro all'ingresso di Palazzo, così che si possa valutare l'idoneità dei Consiglieri alla partecipazione all'attività parlamentare. Istanza che somiglia decisamente a quella precedente, ha osservato il Segretario di Stato Berti; e ciò è sintomatico di qualcosa che non funziona. Mancherebbe una terza Istanza, ha commentato Iro Belluzzi, Libera: l'introduzione di un test psico-attitudinale. Contraria Sandra Giardi, Gruppo Misto; contenuto non funzionale al ruolo del Consigliere, a suo avviso; la responsabilità è in mano all'elettore, non a test di questo tipo. Iniziative da rispettare, ha osservato Sara Conti, RF, perché al di là della formulazione lanciano un segnale forte di sfiducia nella politica. L'Istanza è stata respinta: solo 4 i voti favorevoli.

Respinta quella successiva, che chiedeva fossero eliminati o quantomeno innalzati i limiti di età massima per accedere a lavori o partecipare a concorsi pubblici; e ciò anche a fronte del progressivo allungamento dell'età lavorativa. Il requisito anagrafico è tassativamente previsto solo per determinate categorie ad esempio le forze di Polizia o la carriera diplomatica, ha ricordato il Segretario di Stato Berti.

Si è poi passati all'Istanza che invoca il varo di una normativa che punisca il reo di somministrazione di alcolici ai minori. Il SdS Berti ha sottolineato come sia già prevista una sanzione penale in questo senso; ha però aggiunto come risultino effettivamente casi di maggiorenni che acquistano sostanze alcoliche per poi girarle ai minorenni. Da qui una riflessione su possibili interventi sanzionatori riguardo queste fattispecie, anche di tipo amministrativo. Penso a come e chi deve individuare questi soggetti, ha dichiarato Pasquale Valentini, DC; ipotizzando l'intervento della polizia in borghese. L'Istanza è stata accolta a maggioranza.

Quindi l'Istanza affinché gli incentivi per l'inserimento lavorativo degli invalidi e dei portatori di deficit – ad oggi limitati ai soli dipendenti - siano previsti anche con riferimento al rilascio delle licenze individuali. Tematica centrale l'inclusione, ha rimarcato il Segretario Righi; credo che il nostro tessuto economico preveda già una serie di incentivi, ma potrebbero esserne inseriti altri, che avrebbero tuttavia un peso sul Bilancio. Lasciata libera scelta all'Aula.

Matteo Zeppa, RETE, si è detto sbigottito dall'intervento del Segretario. E' un'Istanza da accettare. Deluso dalla posizione di Righi anche Guerrino Zanotti. E' un tema importantissimo. A suo avviso è necessario dare maggiore respiro ed efficacia all'attuale normativa; da estendere anche al lavoro autonomo. Ricordato in tal senso un PdL di Libera. Credo che l'Istanza richieda fantasia e approfondimento, ha detto Pasquale Valentini; è difficile certificare la capacità lavorativa, ma occorre capire che tipo di lavoro una persona con disabilità sia in grado di svolgere, valorizzando le capacità. Così anche per attività in proprio. L'obiettivo deve essere guardare al bene della persona.

Favorevole all'Istanza anche Michela Pelliccioni di Motus. Iro Belluzzi si è soffermato sulle potenzialità, sul tema, dello smart working. L'Istanza è stata infine approvata all'unanimità. A seguire quella che sollecita – tramite una modifica normativa – una maggiore attività di controllo verso le attività lavorative esercitate in forma abusiva. Il Segretario all'Industria, nell'illustrarla, ha confermato come di prassi – sulle Istanze d'Arengo – non dia indicazioni all'Aula. Approvazione a maggioranza. Un'altra Istanza sollecita l'adeguamento dei canoni per le locazioni ad uso abitativo in base al costo della vita. Dai banchi di Libera è stato posto l'accento sull'emergenza abitativa, specie per i giovani. Istanza respinta a larghissima maggioranza. La sessione si è infine conclusa.

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