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Rimbalza a Palazzo la vicenda Cis. Opposizione chiede riferimento in seduta segreta

16 gen 2019
lavori consiliari
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La notizia sul Cis gira in ambienti politici fin dalla mattina e i rumors cercano conferme dai corridoi di Palazzo. In serata le forze di opposizione hanno chiesto in Ufficio di Presidenza un riferimento in seduta segreta del Segretario alle Finanze Guidi.

Domani alle 13.30 è stato convocato un altro UDP. In Aula il primo a chiedere chiarimenti è Federico Pedini Amati. In attesa di certezze il Consiglio si concentra sulla questione targhe e attacca il Segretario agli Esteri. Renzi ricostruisce i passi compiuti, spiega di essersi attivato fin da subito. “Sebbene la norma sia in vigore – rassicura - c'è sensibilità sulla sua applicazione tanto che si sta parlando di casi estremamente ridotti”. Troppo poco, per Denise Bronzetti, confidare nel buon cuore delle forze dell'ordine italiane. “E' una questione bilaterale e le istituzioni devono farsene carico”. C'è anche chi dubita dei buoni rapporti con l'Italia. “ Se fosse vero – dice Roberto Ciavatta – Renzi sarebbe andato a Roma per chiedere un anno di deroga”. Per Dalibor Riccardi “viviamo in un embargo silenzioso, perché non sappiamo cosa fa Renzi con l'Italia e in contesto europeo. Dovrebbe essere uno dei primi – attacca - ad andare a casa”. “Non è un problema di relazioni ma di posizionamento” - chiarisce Marco Podeschi, ricordando che San Marino non è membro dell'Unione Europea e che dobbiamo relazionarci con le norme di un altro paese. " I rapporti con l'Italia sono buoni e costruttivi - afferma Lorenzo Lonfernini - come più volte ribadito dai vertici della diplomazia italiana".

Alessandro Bevitori risponde al “catastrofismo delle opposizioni” con i dati sull'occupazione. “Oggi – dice - San Marino ha raggiunto il massimo storico, superando anche i risultati dei tempi d'oro” e parla di aziende in crescita. La maggioranza plaude al Natale delle Meraviglie. La strategia vincente per rilanciare il comparto turistico – per Matteo Ciacci - sono qualità e sinergie fra pubblico e privato. “ State andando fuori tema” attacca Francesco Mussoni. "Bisogna creare un'alternativa – dice - se non c'è la capacità di affrontare certe questioni” mentre per Matteo Zeppa la maggioranza parla per spot evitando altri temi. Il turismo, dice Roberto Giorgetti, non va liquidato come argomento di poca importanza. “Time line e Natale delle Meraviglie sono segnali importanti di un cambiamento di approccio con risultati in termini di presenze, visibilità e la condivisione di tutti gli attori del comparto”. Sotto i riflettori anche la visita imminente del Fondo Monetario. Giuseppe Morganti assicura che è stata chiesta assistenza tecnica, non finanziaria, e invoca unità d'intenti. “Se non c'è la capacità di fare passo indietro - gli risponde Alessandro Mancini - il sogno rimarrà nel cassetto”. “La stessa unità d'intenti in maggioranza comincia a vacillare” - fa notare Iro Belluzzi. La coalizione di Governo non ha smentito le voci di allargamento. “Fosse vero – dice il Consigliere del Psd - sancirebbe il fallimento dei due anni di Adesso.sm. Il clima è teso, l'Aula attende il riferimento del Segretario alle Finanze su Asset, alla luce della sentenza con la quale il giudice Pasini ha accolto i ricorsi di illegittimità dell’amministrazione straordinaria e della liquidazione coatta. “Sentenza –attacca Teodoro Lonfernini – sulla quale è imbarazzante il silenzio assordante di maggioranza e governo”.

MF

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