CGG: scontro al calor bianco sul “caso Serenissima”. In comma comunicazioni anche la crisi ucraina

Si lavora ad un ordine del giorno condiviso sul dossier che sta tenendo con il fiato sospeso la comunità internazionale

CGG: scontro al calor bianco sul “caso Serenissima”. In comma comunicazioni anche la crisi ucraina.

Non è stato il punto nodale del comma comunicazioni; ma l'Aula – pur nella consapevolezza del ridotto peso specifico del Titano, di fronte ad un enorme sommovimento geopolitico - non ha certo ignorato il dossier ucraino. Si lavora ad un odg condiviso; un testo è stato letto dal Consigliere DC Manuel Ciavatta. Auspicio di una de-escalation, supporto all'integrità territoriale ucraina. E soprattutto si impegna il Congresso a supportare ogni sforzo diplomatico del Titano. Il Segretario Beccari, in mattinata, aveva richiamato la tradizionale posizione della Repubblica su sanzioni ed embarghi: “non farebbero che acuire la tensione”. Da registrare le dure parole di Zeppa e Giovagnoli, dai banchi della Maggioranza, contro le mosse del Cremlino. Anche se i più si sono soffermati sulle possibili ricadute economiche interne. Come il Segretario Righi, che pur dichiarando come i dati attuali del paese siano tutto sommato confortanti, ha insistito sulla necessità di un'attenta programmazione. E poi un appello: abbandonare lo scontro.

E questo dopo che il “caso Serenissima” aveva infiammato l'Aula; con le Opposizioni sul piede di guerra. In particolare Libera; che ha parlato con toni aspri di attacco alla libertà di espressione, di utilizzo strumentale della magistratura per punire un organo di stampa non allineato. Non senza elencare – in ogni intervento - una serie di riferimenti giuridici; ed evocando termini come dittatura. Dito puntato contro Roberto Ciavatta: autore - è stato detto - della denuncia. In realtà una semplice lettera al Tribunale - ha replicato il Segretario –; riguardante eventuali violazioni di legge da parte di Serenissima -, e risalente al marzo dello scorso anno. E questo per smentire l'ipotesi – paventata da Libera – di una reazione alla pubblicazione delle foto del cosiddetto “festino del I aprile”.
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Più in generale, dalle fila della Maggioranza, si è parlato di un tentativo di sviare l'attenzione dal tema delle regole, e della “trasparenza” della testata: ritenuta da vari consiglieri diretta emanazione di Libera. Espressa solidarietà, poi, a chi è stato convocato in Tribunale per aver semplicemente inviato lettere a un giornale. RF ha comunque parlato di clima di “intimidazione”, “irrespirabile”; denunciando anche una sorta di doppio standard nei confronti di chi è invece “in linea” con il Governo. I lavori si avviano intanto alla conclusione; si riprenderà domani. Tema cardine di questa sessione – ricordiamo - la Giustizia. Poco fa la nomina del Professor Glauco Giostra a membro del Collegio Garante. Votati anche le candidature per la Commissione Affari di Giustizia e i 4 componenti di nomina consiliare del Consiglio Giudiziario.

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