Dopo le scintille su Casale La Fiorina, l'Aula è tornata a scaldarsi, oggi, con l'esame in seconda lettura del progetto sulla tutela legale ed assicurativa dei dipendenti pubblici. Una norma – ha riferito il segretario agli Interni - “a garanzia del principio della presunzione di innocenza”. “Resta fermo – ha sottolineato Guerrino Zanotti -, che in caso di condanna per dolo o colpa grave, il dipendente sarà tenuto a rifondere la PA delle spese legali. Quanto alla responsabilità civile sarà l'amministrazione a rispondere in prima battuta in giudizio. Tutto ciò unito ad una polizza assicurativa a carico del dipendente, che potrà scegliere se aderirvi o meno. In commissione – ha ricordato la relatrice, Vanessa D'Ambrosio – il confronto è stato costruttivo, e sono stati accolti gli emendamenti dell'opposizione. Ma quella di RETE – che già aveva espresso il proprio “no” in commissione - è una bocciatura a tutto campo. Si va infatti ad introdurre – secondo Roberto Ciavatta - un ulteriore elemento di disparità tra pubblico e privato. “Andrebbe poi fornita all'aula un'analisi dei costi”. Ma l'esponente di RETE si è detto soprattutto preoccupato per l'estensione della tutela agli organismi di enti partecipati quali Carisp e Banca Centrale. “Di fatto – ha rimarcato – viene stabilita per legge una manleva in procedimenti potenzialmente costosissimi”. Argomenti ripresi non solo dal collega di RETE, Davide Forcellini – che ha parlato di “intervento spot” -, ma anche dagli altri esponenti dell'opposizione intervenuti. A partire da Francesco Mussoni e Teodoro Lonfernini. In commissione – ha detto – la DC si è astenuta, ma ci sono iniquità incredibili; si offre copertura legale – ad esempio - ai membri del CdA di Carisp, come se avessero gli stessi compensi e responsabilità di un fattorino”. Alessandro Cardelli ha parlato di discrezionalità, del Congresso, nella stipula delle convenzioni con avvocati e assicurazioni. Critiche anche da esponenti del PS e PSD. “Chi svolge ruoli apicali nelle partecipate – ha affermato Iro Belluzzi - dovrebbe rispondere personalmente dei rischi”. Accuse decisamente respinte da Zanotti, che – in merito all'impatto della norma – ha ricordato che negli ultimi 4 anni si sono registrati solo 3 casi di questo tipo. E poi una considerazione: rispetto a quanto avviene in commissione – ha detto – i toni cambiano decisamente in Consiglio. Si è passati poi all'analisi dell'articolato, e alla successiva votazione complessiva della norma, con scrutinio segreto. La legge è stata approvata a maggioranza. Atmosfera più distesa nel corso dell'esame in seconda lettura del progetto di legge di iniziativa popolare – presentato dalla Presidente dell'APAS Emanuela Stolfi ed altri -, per l'introduzione, nel Codice Stradale, dell'obbligo di soccorso di animali in caso di incidente. L'obiettivo – ha ricordato la relatrice, Giovanna Cecchetti – è equiparare le nostre normative in materia a quelle italiane ed europee. Nei vari interventi il plauso per quella che è stata definita una norma di civiltà: approvata, infine, a maggioranza. I lavori riprenderanno con il comma 19: comprendente l'ordine del giorno presentato da DIM – e da PSD e PS – per la revisione della normativa al fine della parità di trattamento delle persone LGBTI; l'OdG della Maggioranza sulla tutela delle unioni affettive, e la prima lettura del progetto di iniziativa popolare dal titolo “Regolamentazione delle Unioni Civili”. L'impegno è quello di completare il comma entro questa seduta, che potrebbe terminare a notte inoltrata.
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