
Nomine a parte è stato il macrotema bancario-finanziario il filo rosso della giornata di ieri. I possibili futuri assetti di BSM, ma soprattutto le reazioni all'archiviazione definitiva nel merito del “caso Varano”, che ebbe effetti sistemici. Bipartisan gli appelli a fare squadra, anche sul fronte delle riparazioni. Dal Segretario alle Finanze disponibilità ad un approfondimento strutturato. Lo stesso Marco Gatti – una volta alle spalle il Comma Comunicazioni - ha illustrato un combinato disposto di decreti per l'emissione di titoli del debito pubblico da collocare sul mercato interno. Valore complessivo 55 milioni; equamente divisi fra titoli a scadenza 5 e 10 anni. Per i primi, al termine di ogni anno, saranno pagati non solo interessi al 2,15%, ma anche un 20% del capitale. E ciò per evitare il rollover, abbattendo così il debito nominale. Stesso principio per quelli decennali al 2,45%; in tal caso la restituzione graduale del capitale è a partire dal terzo anno. Obiettivo ridurre l'irredimibile di Carisp.
Maggioranza compatta nel sottolineare come si stia andando nella giusta direzione. Complessivamente critica, invece, seppure articolata, la postura delle Opposizioni. Giusto puntare sul titolo interno, ad avviso di RETE; che segnala tuttavia un aumento del costo degli interessi, chiedendosi perché non si sia optato piuttosto per una riduzione del tasso sull'irredimibile, attualmente all'1,75. RF ha registrato invece un gap di visione da parte del Governo; ipotizzando siano stati organismi internazionali a chiedere certe misure, e riscontrando dunque un problema di narrazione. Nel corso del dibattito continui riferimenti alla genesi delle vicissitudini di Cassa. Snocciolati una serie di dati, in fase di replica, dal Segretario Gatti.
A chi parlava dell'impatto della spesa corrente, ha risposto sottolineando come la previsione del rapporto debito/PIL, nel 2025, sia al 57,32%; anticipando dunque di un triennio le indicazioni del Fondo Monetario. Registrata anche una riduzione di 135 milioni, in 2 anni, del debito nominale. I decreti sono stati poi ratificati a maggioranza. Nell'ambito del comma anche il primo vaglio consiliare ad un PdL in materia di emissione di titoli del debito pubblico; con l'obiettivo di colmare le lacune dell'attuale normativa sull'ordinamento contabile. Dai banchi di Motus contrarietà per l'orientamento di disciplinare le emissioni tramite regolamento, senza passare per l'Aula. Il Segretario alle Finanze ha risposto evidenziando esigenze di agilità amministrativa; da qui la scelta di un Ufficio di Gestione del Debito all'interno della Ragioneria dello Stato. I lavori riprenderanno nel pomeriggio con la prevista ratifica di alcuni decreti.