Civico 10 prosegue il suo tour nei castelli per presentare il programma elettorale

Dopo Borgo, Serravalle. Per ogni serata, un tema diverso. Questa volta Civico 10 risponde ad una domanda cruciale: come fare ripartire il paese? La sua proposta politica si basa sulla riduzione del debito senza chiedere prestiti esterni, finanziando, al contempo, il rilancio dell’economia. Segue un’altra domanda: come reperire risorse interne? Presto detto: con tagli alla Pa; una patrimoniale sugli immobili (in particolare quelli frutto di speculazione); introducendo l’iva; prevedendo misure contro l’evasione fiscale; aumentando progressivamente l’aliquota sulle persone fisiche con un occhio di riguardo alle fasce più deboli. Civico 10 snocciola qualche numero: fra risparmi e nuove entrate si possono recuperare fra gli 80 e i 90 milioni di euro all’anno. Entra così in gioco il pacchetto di misure per favorire lo sviluppo. Prevede, tra le altre cose, meccanismi di defiscalizzazioni mirate alle imprese, accordi internazionali per favorire la circolazione di servizi e beni, un’agenzia per lo sviluppo, uno sportello unico per le imprese. Per facilitare l’occupazione interna, Civico 10 propone la sua ricetta: chi assumerà sammarinesi e residenti avrà importanti vantaggi fiscali e contributivi, e disincentivi se, al contrario, si rivolgerà a frontalieri. Da sottolineare l’introduzione di un ammortizzatore sociale di ultima istanza, affinché chi sta davvero cercando un lavoro non si ritrovi senza reddito. Giovedì prossimo il movimento sarà a Chiesanuova per parlare di flex security. Nei prossimi giorni l’intero suo programma sarà online sul sito civico10.org

Monica Fabbri

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