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Civico10, su incentivi a imprese e tutele sociali: " Coerenti con le nostre proposte. Abbiamo mantenuto le promesse"

Il movimento risponde alle critiche. " Nessuna politica clientelare, sono battaglie che facciamo da sempre". E al sindacato: "Rispettiamo le sue posizioni ma non è lui che governa. Chi ci ha votato si aspetta un certo percorso"

di Monica Fabbri
23 mag 2019
Nell'intervista Matteo Ciacci risponde alle critiche: "altro che clientelismo, è coerenza!"
Nell'intervista Matteo Ciacci risponde alle critiche: "altro che clientelismo, è coerenza!"

Civico10 è soddisfatto, ha tradotto in misure concrete gli impegni, “ abbiamo – dice Luca Boschi– mantenuto le promesse”. Il movimento si toglie anche qualche sassolino, rispondendo alle accuse di chi vede, in provvedimenti fortemente voluti, politiche clientelari. “ Non hanno nomi e cognomi – aggiunge Boschi - ma rispondono alle esigenze del paese”. Sul tavolo le misure per lo sviluppo, welfare e tutele sociali, inserite nell'assestamento di bilancio e spiegate dal Segretario all'Industria. Zafferani parte dal pacchetto crescita, con i suoi incentivi alle imprese che investono oltre un milione e assumono almeno 10 sammarinesi o residenti. Si sofferma sul credito d'imposta, “Stato e imprese – dice- ci guadagneranno”, parla dei benefici per l'occupazione interna, “4 anni di sgravi contributivi totali sui sammarinesi assunti”. Jader Tosi stigmatizza chi vuol far passare le incentivazioni per una spesa. “ Si agevolano le imprese – dice - se ci sono investimenti e assunzioni”. Altro cavallo di battaglia che prende forma è il reddito di sostentamento per gli ultra 50enni che stanno cercando lavoro ma non lo trovano. “Sono proposte – puntualizza Matteo Ciacci – che facciamo da sempre”. Rivendica coerenza e difende una delle misure più criticate, il regime agevolato transitorio per le piccole imprese. Sarà volontario, non bypasserà i controlli, “ la lotta all'evasione – assicura - vogliamo farla anche noi ma senza disperdere energie inutili”. Se oggi la maggior parte delle piccole imprese pagano poco o nulla allo Stato, verseranno un po' di più in cambio di una maggior serenità operativa. Da qui a settembre si aprirà il confronto “ma chi ci ha votato – spiega il Movimento – si aspetta un certo percorso”. Massimo rispetto, quindi, delle posizioni del sindacato “ma non è lui che governa”. Da Silvano Andreani l'invito a cambiare passo e mentalità. “ Chi dà lavoro – ricorda - sono gli imprenditori”. E all'accusa di mancata concertazione Zafferani spiega: “ Siamo in una fase in cui dobbiamo competere con paesi che corrono, in primis l'Italia. Paghiamo un forte gap sul credito, dobbiamo compensare con altro. Sì al confronto e alle proposte ma occorre agire in fretta, perché l'economia corre e rischiamo di rimanere indietro”.


Nell'intervista Matteo Ciacci risponde alle critiche: "altro che clientelismo, è coerenza!"


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