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Clima teso in Congresso dopo le dichiarazioni di Menicucci

12 ott 2010
Clima teso in Congresso dopo le dichiarazioni di Menicucci
Clima teso in Congresso dopo le dichiarazioni di Menicucci
Alla prima riunione dopo le frasi forti di Menicucci, occhi puntati sul rappresentante degli EpS al Governo, per capire se si fosse arrivati ad un punto di crisi. Il Segretario Marcucci ha fatto sapere ai colleghi di condividere l’analisi di Menicucci ma che nessuna posizione ufficiale era stata espressa dagli Europopolari, e rassicurato: “faremo tutto quello che sarà utile per il Paese, nel Governo e nel parlamento”. Il confronto si è spostato sulle cose da fare, lo stallo nel rapporto con l’Italia, oggi ritenuto ancora più inaccettabile e incomprensibile di ieri. I Segretari alle Finanze, all’Industria e agli Esteri hanno riferito delle missioni a Washington e a Palermo, dove hanno incassato gli apprezzamenti della comunità internazionale per il cambiamento, per un percorso compiuto in breve tempo, per i passi sulla strada della trasparenza. Resta lo scoglio italiano, o meglio del ministero all’Economia, come confermano le attestazioni di numerosi parlamentari e ministri. E allora San Marino vuole capire il perché, conoscere le ragioni di una chiusura oramai insostenibile. “Tremonti – afferma l’esecutivo – ci dica chiaramente qual è il problema”. E’ una domanda che intende porre a più livelli: alla Farnesina, forte degli ultimi riconoscimenti internazionali, fra cui quelli dell’Ocse, ma anche sul fronte internazionale. Iniziative politiche per smuovere un atteggiamento definito “incongruo e incoerente”. Del resto anche la Banca Mondiale ha riconosciuto gli sforzi sammarinesi, indicando il Titano come un possibile punto di riferimento per gli altri Piccoli Paesi sulla strada della “compliance”, l’adeguamento agli standard internazionali. Dal 30 settembre – fa notare il segretario Arzilli – non esistono più le società anonime e stiamo lavorando per un data-base consultabile on line per consentire di conoscere le partecipazioni societarie”. “Più di ciò che è stato fatto – gli fa eco il segretario Antonella Mularoni – non è possibile fare”. E mentre ci si divide sulle cifre dei conti pubblici il Segretario alle Finanze invita ad aspettare l’analisi dettagliata, per indicare con precisione il debito reale, e annuncia che nella prossima sessione consiliare i decreti della manovra economica saranno avviati alla ratifica.

Sergio Barducci

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