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Comm. Esteri: dibattito sul riconoscimento del diritto di convivenza

17 lug 2013
Comm. Esteri: dibattito sul riconoscimento del diritto di convivenzaComm. Esteri: dibattito sul riconoscimento del diritto di convivenza
Comm. Esteri: dibattito sul riconoscimento del diritto di convivenza - In Commissione esteri si accende il dibattito sul riconoscimento del diritto di convivenza, senza di...
In Commissione esteri si accende il dibattito sul riconoscimento del diritto di convivenza, senza discriminazioni di genere.
Tutto parte da una istanza d'arengo, accolta dall'Aula, che chiede di estendere il diritto alla convivenza senza alcuna discriminazione. Il Segretario agli esteri, chiamato a riferire sui provvedimenti adottati dopo l'approvazione dell'istanza, anticipa la necessità di correggere alcune criticità che si sono manifestate nell'applicazione della legge, soprattutto per la convivenza more uxorio. Non è un permesso di soggiorno, spiega Valentini. La parificazione delle convivenze di fatto va regolamentata all'interno dei diritti riservati alle unioni. E in autunno, assicura, presenterò una proposta complessiva di riforma che rivedrà le norme sulla residenza del nucleo familiare, i permessi per conviventi, il problema dei minori in affido pre-adottivo, insieme alla raccomandazione fatta dall'Ecri sul problema delle badanti. Una spiegazione che non ha soddisfatto i commissari di minoranza. Secondo Luca Santolini, di Civico 10, l'istanza è un modo soft per introdurre a San Marino il problema del riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso. Un discorso di diritti civili, non solo di convivenza – spiega – anticipando la presentazione di un progetto di legge per il riconoscimento delle relazioni civili. I diritti non si discutono, secondo il socialista Federico Pedini Amati, che però ritiene una forzatura il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Matteo Zeppa, di Rete, prende le distanze dalla proposta di Valentini. L'istanza parla chiaro, afferma. E' stata approvata e di fatto sospesa, verrà cestinata da una Commissione? Sullo stesso piano Marco Podeschi dell'Upr che puntualizza: non sono stati rispettati i tempi previsti per legge. In primo piano anche la ratifica dell'Accordo contro le doppie imposizioni. L'Upr ha espresso preoccupazione per l'ordine del giorno approvato dall'Italia. Una prassi strana, ha detto Marco Podeschi, tra due Paesi che hanno buoni rapporti. Non la pensa così il segretario pdcs Marco Gatti che sottolinea la velocità e l'unanimità con cui si è giunti alla ratifica. E a Federico Pedini Amati che chiede quando la Repubblica uscirà dalla black list, il Segretario agli esteri comunica che la direzione generale del dipartimento finanze si è impegnata a fornirci una tempistica precisa. Valentini, all''indomani della ratifica in Senato dell''accordo contro le doppie imposizioni, ha incontrato a Roma la direzione generale del dipartimento Finanze e il vice ministro dell''Economia competente, Luigi Casero, per avere informazioni più precise sulle procedure e i tempi per l''emissione del decreto che depennerà la Repubblica di San Marino dalla famigerata lista del Mef. "E c'è l''impegno della direzione generale a parlarne con il ministro", assicura. "Ancora non ci hanno fornito informazioni- prosegue Valentini- ma non ci sono ostacoli al percorso e la volontà è di fare presto".

Sonia Tura

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