In Commissione Affari Costituzionali, Interni e Giustizia approda il dibattito sul pacchetto antimafia

In Commissione Affari Costituzionali, Interni e Giustizia approda il dibattito sul pacchetto antimafia.
C’è bisogno di fare presto, lo dice il segretario alla Giustizia, lo ribadiscono i commissari. L’attualità impone misure di contrasto alla criminalità organizzata, a iniziare dal pacchetto della Fondazione Caponnetto. Prima però va risolto il conflitto di attribuzioni. Commissione giustizia da una parte e Commissione antimafia dall’altra rivendicano le competenze sulla definizione delle leggi. “Stiamo attenti a non cadere nel ridicolo”, ammonisce Casali. La maggioranza dei consiglieri riuniti a Palazzo propende per la seconda, organismo nato proprio per contrastare le infiltrazioni mafiose. Ma è necessario anche riordino dei corpi di polizia. “Soffrono di scarsa credibilità- precisa il segretario alla giustizia – uno in particolare”, riferito alla Gendarmeria. Anche il tribunale deve fare la sua parte. Per tutti la collaborazione con l’Italia è fondamentale. Sul tema della sicurezza, per contrastare i furti. Casali assicura l’installazione di telecamere al confine e l’introduzione del processo per direttissima a chi viene colto in flagranza di reato.

g.b.

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