Commissione Esteri: fari puntati sull'accordo di associazione all'UE

“Il percorso deve evolvere in un dialogo di natura politica. Il consenso allargato dei paesi membri potrà dare a San Marino maggiore opportunità”. Ne è convinto il Segretario agli Esteri Luca Beccari, che sollecita relazioni più intense con paesi entrati per ultimi nell'Unione, quelli del nord Europa, le ex repubbliche baltiche. Dopo i passi avanti con l'Ungheria e la firma con la Repubblica Ceca, si guarda alla Slovenia: il suo ministro degli esteri sarà in visita ufficiale il 1° ottobre. Per Nicola Renzi se entro l'estate non si sblocca l'accordo, va pensata una nuova strategia. Facendo poi riferimento alle dichiarazioni del consigliere di Npr Geraldo Giovagnoli: “In assenza di progressi – chiede - facciamo domanda di adesione?”. 
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Provocazioni” per Maria Luisa Berti che invita alla massima cautela: l'obiettivo deve essere licenziare un testo che porti più vantaggi possibili a San Marino. Sul tema Npr si divide, “non siamo un partito ma un gruppo che rappresenta diversi soggetti politici”, rimarca Denise Bronzetti. “Non c'è da stupirsi se ci sono posizioni che non collimano”. “Nessuno ha voglia di firmare un assegno in bianco, giusta la cautela e gli approfondimenti, non è atteggiamento antieuropeista” – afferma per Motus Liberi Carlotta Andruccioli. Ma se Giuseppe Maria Morganti concorda sull'ipotesi di adesione, è no totale da parte di Rete: “Vorrebbe dire incanalarci in un meccanismo burocratico che farebbe ancora più affondare San Marino” – avverte Sandra Giardi.

Nessun accordo in bianco” – assicura Beccari – Firmeremo se convinti di vantaggi ed opportunità”. “In Consiglio – dice Francesco Mussoni – non c'è più resistenza, il governo può sedersi al tavolo negoziale in modo convinto”. Si parla anche delle celebrazioni dei 50 anni delle relazioni tra San Marino e Cina. Si guarda ad un memorandum per collaborazioni in settori come la medicina tradizionale e lo studio della lingua. Fari puntati, infine, sul progetto di legge sugli affidi, proposta partita dal mondo dell'associazionismo. “Non modifichiamo la legge sulle adozioni ma trattiamo l'affido temporaneo di minori in stato di disagio, senza che siano accompagnati da un adulto che ne ha tutela”, spiega il Presidente Paolo Rondelli. “È un lavoro che non ha avuto bandiere”, aggiunge. A breve il testo rifinito con la volontà, condivisa, che possa essere firmato da tutti i gruppi consiliari.

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