Commissione Sanità: scintille, nella notte, su Casale La Fiorina

Ad innescare le scintille la replica del Dirigente del Servizio di Assistenza Residenziale Anziani, Cinzia Cesarini: venuta dopo la relazione del Direttore dell'ISS Andrea Gualtieri, e il primo giro di interventi dei commissari. A quel punto il dibattito si è scaldato, fino alle conclusioni affidate al Direttore Amministrativo dell'ISS, Sandro Pavesi, e a Maurizia Rolli: Direttore delle Attività Sanitarie. Erano ormai le 2 di notte, quando le opposizioni hanno presentato 4 ordini del giorno. Due relativi alla refezione, e alla sistemazione delle aree verdi intorno al Casale. Gli altri ben più “pesanti”: uno per chiedere la rimozione e la sostituzione della dottoressa Cesarini; l'altro sollecitava invece l'allontanamento dalla struttura – e dall'ISS – di un medico, per alcune segnalazioni. Tutti questi OdG sono stati bocciati. Approvato all'unanimità, al contrario, l'ordine del giorno proposto dalla maggioranza, per una nuova audizione del Segretario di Stato Podeschi, e del Presidente del CONS, sulla vicenda Calcioscommesse, da tenersi entro il 30 giugno. Ok all'unanimità anche per l'Ordine del Giorno – presentato dai membri dell'opposizione – su un altro tema caldo: quello della sanatoria straordinaria, i cui risultati sarebbero insoddisfacenti. Il documento propone una proroga, al 31 dicembre, del termine ultimo per la presentazione delle istanze: inizialmente fissato per il 15 giugno. Tra i punti anche la programmazione di un'apposita seduta della Commissione Politiche Territoriali, per eventuali integrazioni o modifiche in merito all'applicazione della sanatoria. In principio le opposizioni avevano indicato il 15 maggio, come deadline per la seduta; raggiunto, poi, un accordo per il 30 maggio. Infine si è parlato dell'articolo 79 del nuovo Testo Unico dell'edilizia, che ostacolerebbe soprattutto le compravendite commerciali. Due gli OdG. Approvato quello della maggioranza – con 8 voti favorevoli e 6 contrari – che rimanda la questione, con carattere di urgenza, al Congresso e ad ulteriori colloqui con gli ordini professionali. Bocciato, infine, quello proposto dall'opposizione, che chiedeva, come indicato dagli ordini, di predisporre un decreto legge, al fine di risolvere immediatamente il problema.

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