Le 25 Comunità dei sammarinesi all’estero sono state ricevute in udienza dai Capitani Reggenti. Durante i saluti alle più alte cariche dello stato non è mancata una riflessione sui problemi che attraversa la Repubblica. La realtà parla il linguaggio della crisi, di difficoltà economiche e lavorative. Una società schiava del profitto non è libera – è stato detto. “La nostra libertà non è negoziabile”. Da qui una domanda che è anche un auspicio: in tempi come questi non sarebbe meglio rafforzare i legami per uscire dalla crisi più forti insieme? La Reggenza conferma che il contributo delle Comunità all’estero può essere, oggi, ancora più prezioso e può aiutare a migliorare un’immagine negli ultimi anni troppo spesso offuscata. E’ stata poi ribadita la volontà di proseguire sulla strada della trasparenza e dell’adeguamento agli standard internazionali. Il futuro riparte dalla svolta della firma con l’Italia. I rapporti fra le due realtà sono cambiati, nel nome di un rinnovata amicizia e collaborazione. Ma la credibilità sammarinese - ha rimarcato la Reggenza -sarà valutata dal governo italiano nella misura in cui saremo capaci di mettere in pratica le norme già varate.
Riproduzione riservata ©