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Conferenza Pdcs: parlano i gruppi di lavoro

20 feb 2016
La platea della conferenza
La platea della conferenza
La riflessione democristiana su quanto fatto e quanto resta ancora da fare porta con sé qualche preoccupazione e anche analisi politiche. I gruppi di lavoro relazionano. Sulla giustizia, ad esempio, viene evidenziato il rischio di un pericoloso corto circuito quando si sostiene che chi è raggiunto da provvedimenti giudiziari debba automaticamente abbandonare il proprio ruolo senza alcun giudizio sul suo operato. Atteggiamento – rileva Filippo Tamagnini - che nasconde una mancanza di coraggio nell'affrontare l'opinione pubblica. In casi peggiori, invece, si può rischiare che la politica o anche il potere economico utilizzino l'attività della Magistratura -che procede con intenti propri - come grimaldello per fermare l'attività di avversari e funzionari pubblici. Mentre Alessandro Cardelli, parlando di lavoro, tira le orecchie al suo partito. “ E' mancato il coraggio di fare certe scelte – accusa - perché siamo conservatori e mantenere lo Status quo è più facile che uscire dagli schemi”. Guarda poi le sedie vuote e avverte: la prossima volta rischiamo di arrivare con sedie ancor più vuote. La sala applaude poi a Manuel Ciavatta sul tema dei diritti civili. Si lavora ad un progetto di legge per tutelare le coppie conviventi, a prescindere dal loro sesso. Ma se può esserci parificazione rispetto al rapporto di coppia, il discorso non vale per la genitorialità. "Un bimbo – dice Ciavatta raccogliendo il consenso – deve avere un padre e una madre". I lavori riprenderanno nel pomeriggio con la tavola rotonda dei membri di Governo sugli interventi da attuare entro fine legislatura.

MF

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