Confronto banche: La Csu abbandona il tavolo e attacca "il Governo che non c'è". L'Esecutivo stigmatizza e annuncia: "Abs pronta a trattare"

Riparte male il confronto fra Governo e Csu. Se nel primo incontro con sindacati, categorie e Abs sul Piano nazionale di stabilità Simone Celli registra un clima positivo e disponibilità al dialogo, nel confronto sulle banche è muro contro muro con la Csu che abbandona il tavolo.
Già al termine del primo incontro la Csdl non aveva lesinato critiche, al contrario dell'Usl che lo giudicava “molto interessante”, con l'auspicio di Giorgia Giacomini di vedere realizzate le tante proposte”. Nel confronto sulle banche la situazione precipita. La Csu abbandona il tavolo ed attacca “il Governo che non c'è”. “Non emerge nulla di sostanziale – scrive - rispetto all’illegale ed illegittimo recesso degli allegati contrattuali del settore bancario. Vengono ignorati i diritti dei lavoratori del comparto”. Ricorda la sua proposta di risolvere ritirando i recessi e comunicando una più legale “disdetta” degli accordi. Parla di silenzio complice e ne fa questione di autorevolezza: “ci aspettavamo oggi risposte concrete e decisive – tuona - visto il ruolo che il Governo si è assunto nei confronti di ABS, banche e parti sociali. Alla domanda di quale fosse la mediazione, si è assistito ad un silenzio imbarazzante”. I Segretari Celli e Zafferani – continua la Csu - non hanno avuto la volontà di esercitare il ruolo che spetta ad un Governo che governi con equilibrio le difficoltà contingenti. E' emerso chiaramente - conclude - un inaccettabile atteggiamento “pilatesco”. La risposta non si è fatta attendere. Il Governo stigmatizza con forza l'atteggiamento della Csu che ha abbandonato – dice – prima ancora che le banche potessero esprimere la propria posizione e consentire quindi al Governo di conoscerla”. Si è proseguito “con le parti sociali rimaste responsabilmente al tavolo”. Il Governo ha quindi mediato e le banche si sono dette disponibili a trasformare il recesso in disdetta purché ci sia la volontà da parte sindacale a trovare un accordo ponte entro il 31 agosto che consenta di ridurre per alcuni anni il costo del lavoro nel settore e che venga cessata ogni iniziativa di mobilitazione. Abs è pronta a trattare già da lunedì.

MF

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