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Congresso: analizzata l'azione di politica estera

3 nov 2009
Congresso: analizzata l'azione di politica estera
Congresso: analizzata l'azione di politica estera
Il Governo si interroga sull’ azione di politica estera e sul perché l’ Italia non voglia firmare gli accordi ormai parafati da due mesi. “Abbiamo la coscienza a posto”, ribadiscono i Segretari di Stato, per il lavoro svolto che ha prodotto risultati positivi a livello internazionale. L’ unica a non essersene accorta è l’Italia. Il Congresso intende proseguire l’ azione diplomatica, ma il livello dei rapporti è tale da meritare una riflessione da ambo le parti.
San Marino è intenzionato a fare delle correzioni in politica estera, se occorre. Proprio i segretari Casali e Podeschi, presenti in conferenza stampa, hanno caldeggiato in Congresso una azione decisa nei confronti dei vicini chiedendo di intraprendere una serie di iniziative.
La mancata firma degli accordi provoca disagi per i sammarinesi, a iniziare dal blocco di Bankomat e carte di credito per le banche inserite nel circuito Iccrea. Per questo l’ esecutivo ha predisposto, con il supporto di Banca Centrale, una linea di aiuto alle banche che dovranno cambiare sistema di pagamenti, magari rivolgendosi a quelli internazionali, come il circuito Key Client. Altro punto: lo scudo fiscale. Il governo attende i numeri di novembre, ma ritiene di essere in grado di sopportare l’ uscita dei capitali, in fondo, dice, "è il terzo che stiamo affrontando". Ultima riflessione: la vicenda Carisp. Il Congresso, attraverso i commissari appositamente nominati, sta seguendo l’ evolvere della cessione del gruppo Delta, ritiene ingiustificato il terrorismo della stampa italiana, ma la vendita , pur con qualche difficoltà, va avanti.

Giovanna Bartolucci

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