Il governo emana i decreti relativi a indennità e pensioni. il primo riduce tutte del 10%, nel secondo apportati dei correttivi tecnici. Ma il nodo resta quello dei frontalieri. Nessun dietro front dopo le pressioni di sindacati e mondo economico. L’esecutivo è forte delle reazioni espresse oltre confine, che non accusano San Marino, bensì la difficoltà dei rapporti bilaterali. Ultimo, il vice presidente della Commissione Affari Esteri della Camera Franco Narducci, che ha chiesto di aprire il caso in parlamento. Dalla commissione è partita una convocazione immediata ai sindacati per approfondire la questione. Il segretario Valentini torna a spiegare la necessità di stabilità del bilancio, anche con scelte impopolari, dovute a un calo delle entrate del 30% negli ultimi due anni: 200 milioni di euro. Se fino a ieri, in virtù dell'abbattimento fiscale sui redditi dipendenti, la trattenuta era solo del 2,5%, ora, per i frontalieri, sale all’ 11,4%. “Oggi non possiamo più permetterci di rinunciare a quell’ introito”. “L’unico margine di trattativa - per Valentini - è sul meccanismo di applicazione, perché il mancato abbattimento fiscale non incida sui redditi più bassi e con figli a carico”. Il Congresso è disponibile a intraprendere in tempi brevi un confronto con Marche e Romagna, per affrontare certe problematiche in un ambito di collaborazione reciproca". Ma sono i toni assunti da CSU e categorie sulla finanziaria ad infastidire il governo, soprattutto da parte di chi non accetta il confronto sui decreti della finanziaria, come la CSU. Il segretario Arzilli si toglie un sassolino dalla scarpa e risponde alle voci di licenze a gogo rilasciate dal governo in campo aeronautico. “Dal 2001 è stata istituita un autorità del’aviazione civile e un registro – dice – che operano in piena autonomia”. Il governo non ha rilasciato licenze per noleggiare o vendere aeromobili. Nel video l'intervista a Valeria Ciavatta (Segretario agli Interni)
g.b.
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