In Congresso gli emendamenti alla Finanziaria

In Congresso gli emendamenti alla Finanziaria.
Congresso di stato impegnato a prendere in esame gli emendamenti alla finanziaria, emersi dopo il confronto con le categorie economiche, sociali e dopo il vertice di maggioranza. Emendamenti che – sostiene il segretario alle finanze Mularoni – “non intaccano nella sostanza il provvedimento economico, ma servono a migliorarlo”. La finanziaria che ne esce passa così ad un valore di 1 milione 750mila euro, agendo sulle entrate e sulle uscite puntando , in particolare, sul contenimento dei costi del personale della PA. Definite una serie di modifiche al testo originario: riduzione dell’imposta sui mandati fiduciari, abbassamento delle tasse per gli istituti di credito, passività deducibili allargate alla medicina alternativa; sale da 55 a 60 il reddito netto sul quale fissare lo splittig per le famiglie. Sparisce l’articolo che definisce i distacchi sportivi e viene definito l’art. 59, che sarà legge entro maggio prossimo, sulla incentivazione dello sviluppo turistico.
Per quanto riguarda la spesa, definito un piano plutriennale di contenimento. Già per 2005 è stato definito un tetto di spesa, fissato in percentuale sul rapporto tra spesa corrente e spesa per la PA. Definito anche un capitolo di spesa per la formazione del personale pubblico e privato.
Entro marzo 2005, su decisione del Congresso, si dovrà provvedere alla riforma del catasto e a quella del sistema sociosanitario.

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