Congresso esamina la finanziaria 2006

Congresso esamina la finanziaria 2006.
Soddisfatto per il raggiungimento della firma sul contratto della pubblica amministrazione, il congresso di stato ha espresso l’auspicio che ora, dopo la Confederazione Democratica, anche la CSDL apponga la propria firma su un documento che l’esecutivo definisce altamente innovativo. Il riferimento è, in particolare, ai principi e i concetti contenuti nella parte normativa, non semplici enunciazioni di principio, spiega il Governo, ma impegni concreti e dettagliati. Sul tavolo dell’esecutivo è tornato, questa mattina, il documento che definisce il programma economico 2006. Già licenziato dal Congresso di Stato nella seduta del 18 luglio scorso, il testo contiene tutti i passaggi sulla strada dello sviluppo economico. 'L’azione di risanamento dei conti pubblici – spiega il Segretario di Stato alle Finanze e Bilancio, Pier Marino Mularoni, non solo procede, ma addirittura consente risultati superiori a quelli ipotizzati. L’esercizio 2004 – aggiunge Mularoni – chiude con un avanzo di gestione superiore ai 29 milioni di euro, e questo conferma il trend positivo innescato dall’azione di contenimento delle spese e dalla lotta agli sprechi. Ma non lasciamoci andare ad eccessivo ottimismo – aggiunge il responsabile della finanza pubblica – dovremo continuare con oculatezza nella rigorosa azione di controllo dei conti pubblici, pesando in particolare agli appuntamenti che ci attendono, come, ad esempio, il ripianamento dei fondi pensioni, al quale lo Stato sarà chiamato a partecipare'. Grande attenzione l’esecutivo intende riservare a due settori importanti dell’economia: commercio e turismo. Già c’è un gruppo di lavoro, istituito con il famoso articolo 59 della finanziaria, incaricato di individuare le linee dello sviluppo e di fissare gli interventi necessari. Un gruppo che potrà presto entrare nella piena operatività fissate anche le risorse a disposizione degli investimenti che dovranno essere liberate dai conti pubblici. 'Appena il bilancio riconquisterà il suo equilibrio, infatti, si potrà pensare concretamente agli investimenti e già – spiega Mularoni- il prossimo esercizio potrà consentire di attivarli'. 'Interventi – gli fa eco il Segretario di Stato al Turismo, Parude Andreoli,- che dovranno essere collocati nel solco di un preciso progetto di sviluppo. Chiusa questa lunga fase di delicata e difficile trattativa per i contratti – aggiunge Androeli – si può cominciare a lavorare per il futuro ed attivare i progetti in cantiere.

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