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Congresso Pdcs, Venturini guarda al futuro: "Nella maggioranza collaborazione valida, accordo di Governo darà i suoi frutti"

di Mauro Torresi
23 ott 2020
Nel video l'intervista a Giancarlo Venturini
Nel video l'intervista a Giancarlo Venturini

Si apre il ventunesimo Congresso del Pdcs. Al Kursaal tre giorni di dibattito che porteranno al rinnovo delle cariche. Un Congresso che la Dc celebra dopo il ritorno a prima forza di Governo con le ultime elezioni. “Sostenere la persona per il futuro del Paese” è il titolo scelto, guardando all'avvenire del partito. È il segretario uscente Gian Carlo Venturini - che si ricandida alla guida - a tracciare la linea politica. Venturini, con il suo intervento, rinnova la fiducia nella maggioranza soffermandosi sull'importanza, per il momento storico, della collaborazione. Un dialogo, dice, che pur nelle diversità, riporta la politica “al servizio del Paese” e che “darà i suoi frutti nonostante i problemi ereditati dal precedente Governo” e quelli “accentuati dal Covid”. 

Nel bilancio degli ultimi anni alla guida della Dc, Venturini allontana i momenti passati in cui “si parlava di una nostra dissoluzione” e si sofferma sullo “sforzo senza precedenti per tornare al centro della vita politica”. Il Segretario uscente ripercorre il periodo all'opposizione, parla di “battaglie non facili” per allontanare “interessi economici stranieri” e torna su Bcsm, questione Asset, Cda “Montepaschiano” di Carisp, Confuorti, crediti Delta. “Mi auguro che la Commissione d'inchiesta sul Cis faccia doverosa chiarezza – afferma - A pagare non devono essere i cittadini e i lavoratori con nuove tasse”.

Poi i rapporti in maggioranza e con l'opposizione. A partire da quello con Rete con la quale, “dopo i contrasti, ha preso il via un percorso su temi di comune interesse senza nascondere possibili divergenze”. Parole positive anche per il confronto con Domani Motus Liberi e Npr. Sul fronte opposizione, con Libera ci fu una “certa collaborazione” sul finire della precedente legislatura, dice. Poi, però, per Venturini non sono mancati problemi nella costituzione della nuova formazione, con la conseguente “disgregazione dell'area socialista e riformista”. Infine, Repubblica Futura: un'area che “condivide alcuni valori a noi cari”, ma le tensioni “al momento sembrano impedire un dialogo costruttivo”. 

Il Segretario del Pdcs si rivolge agli aderenti parlando di una “nuova fase di impegno che comporterà nuove scelte coraggiose”. Nell'intervento, riferimenti a politica estera, riforme, titoli di debito, questione giustizia, pubblica amministrazione e tutela del diritto alla salute. “Faremo ogni sforzo per evitare il lockdown – dice – ma ci impegneremo per mantenere la massima sicurezza”. Misure anti-Covid adottate anche in sala, con mascherine e distanziamenti. Presenti alla prima serata di Congresso anche i rappresentanti delle forze politiche e delle associazioni di categoria.

Durante l'evento, un pensiero a chi non c'è più. Tra le personalità ricordate, anche Gianfranco Terenzi e Sante Canducci. Sul fronte internazionale, il video-messaggio del presidente del Partito Popolare Europeo, Donald Tusk. Fino a sabato sera c'è tempo per presentare le candidature alla segreteria. Già annunciata, oltre a Venturini, quella di Marcella Michelotti che, tramite una nota, ha rivolto critiche all'attuale impostazione del partito.

Leggi il comunicato stampa del PDCS con la relazione del segretario uscente Gian Carlo Venturini


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