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Congresso di Stato: sviluppo e internazionalizzazione per la ripresa del Paese

8 gen 2016
Congresso di Stato: sviluppo e internazionalizzazione per la ripresa del Paese
Congresso di Stato: sviluppo e internazionalizzazione per la ripresa del Paese
L'incontro di ieri con la maggioranza, avvenuto in un clima tutt'altro che disteso, è stata l'occasione per il Governo di chiarire le linee su cui intervenire. Occupazione, sviluppo, internazionalizzazione, mantenimento del welfare: temi che implicano un impegno sinergico in chiave rilancio. “Siamo proiettati a far ripartire il Paese – afferma il segretario Mularoni – prestando attenzione agli investimenti interni e soprattutto esteri. Chiaro riferimento al polo della moda, osteggiato – denuncia - da un comitato contrario al progetto che in proposito offre alla popolazione una informazione scorretta, generando falsità. Questione su cui si riaggancia il segretario Lonfernini: “Attenderemo che i cittadini si esprimano liberamente nel referendum, ma è un errore guardare con sospetto ad un investimento che al contrario potrebbe aprire la strada ad altre opportunità di impresa sul territorio”. Avanti, dunque, con l'agenda programmata di eventi capaci di trainare l'economia. E cita due esempi: l'apertura del nuovo impianto sportivo della Ciarulla e il pre-opening del One Gallery Outlet. “Dobbiamo consolidare un principio di ripresa attraverso investimenti reali – gli fa eco il segretario Mussoni con la promessa di una più intensa attività comunicativa da parte del Governo sulle iniziative in cantiere nel 2016. Poi uno sguardo agli ultimi indicatori economici: la crisi che perdura, settori tuttora in sofferenza come l'edilizia, “ma qualche segnale di crescita c'è. Come nel manifatturiero – fa notare il segretario Arzilli - +8% da inizio anno. Molte delle 1500 imprese che purtroppo non ci sono più – aggiunge - avevano dato al Paese una economia fittizia. Bene, quindi, l'arrivo di capitali freschi, sani, ma è fondamentale che si lanci all'esterno un messaggio positivo, chi arriva deve sentirsi ben accetto”. “Il 2015 è stato l'anno più drammatico per numero di dipendenti in mobilità – ricorda infine il segretario Belluzzi – a fronte di una disoccupazione in calo. Per dare lavoro servono nuove aziende – conclude, e annuncia nei prossimi giorni un altro importante accordo che porterà presto 39 assunzioni.

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