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Consiglio: abrogata la legge sul secondo pilastro pensionistico

11 gen 2007
Sala del Consiglio
Sala del Consiglio
L’assemblea ha approvato il provvedimento che in due articoli accoglie il quesito referendario e, come si proponeva, annulla la consultazione, già convocata per il 18 febbraio.
Nelle prossime ore, si riunirà il Collegio Garante della Costituzionalità delle norme per pronunciarsi in merito alla rispondenza della legge alle richieste dei promotori del referendum.
Solo la sentenza di questo organismo potrà fermare la macchina organizzativa della consultazione, che intanto si è messa in moto. Accolto dall’assemblea anche l’ordine del giorno conseguente, presentato dalla maggioranza, con il quale si impegna il Governo a proseguire nel confronto e la concertazione con le parti sociali per completare il processo di riforma del sistema previdenziale che dovrà passare attraverso il secondo pilastro.
Articolato il dibattito che ha visto oltre 20 interventi. Diverse, come prevedibile, le posizioni, critica l’opposizione che avrebbe preferito il pronunciamento popolare e che ha evidenziato il rischio di un vuoto normativo conseguente all’abrogazione. Massimo Rossini, che della legge pensionistica ne ha avuto la paternità, ha annunciato in aula il suo voto contrario all’abrogazione della legge e messo in guardia sul rischio di involuzione del sistema, di collasso entro un decennio, in assenza di correttivi.
30 i voti a favore della legge, 26 quelli contrari; 31 gli assensi all’ordine del giorno, 23 i NO.
Subito dopo il Consiglio Grande e Generale ha nominato Rosolino Martelli, nuovo comandante delle milizie, ma al momento di procedere con gli incarichi per il consiglio direttivo dell’Ente di Stato dei Giochi e del Collegio Sindacale, la richiesta di presentazione di un ordine del giorno avanzata da Marco Arzilli a nome del cosiddetto polo moderato, a cui si sono aggiunti Monica Bollini e Glauco Sansovini, ha fermato i lavori per una consultazione dei capigruppo con la Reggenza.
Il documento chiedeva di non procedere alle nomine se non dopo un ulteriore approfondimento ed una normativa per definire i criteri per stabilire quali debbano essere considerati giochi d’azzardo. Ordine del giorno considerato non accoglibile dall’Ufficio di Presidenza, che ha ritenuto di non metterlo in votazione.
4 i candidati della maggioranza al consiglio direttivo dell’ente per i giochi: Stefano Venturini, Commercialista, Paolo Mazzanti, avvocato, Pierangela Gasperoni, commercialista e Francesco Gatti, esperto di informatica. Manca il candidato della minoranza, che non lo ha indicato.

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