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Consiglio: acceso dibattito sui rapporti con l'Italia

23 set 2009
Consiglio: acceso dibattito sui rapporti con l'Italia
Consiglio: acceso dibattito sui rapporti con l'Italia
Ancora una volta il comma comunicazioni diventa protagonista dei lavori consiliari. E, ancora una volta, sono i rapporti con l’Italia e il mancato dibattito sullo stato delle trattative, a sollevare le contestazioni dell’opposizione. Il governo ha paura di parlare degli accordi di collaborazione fiscale e finanziaria in Parlamento. E architetta degli stratagemmi ad hoc per impedire un confronto serio. La minoranza contesta soprattutto l’assenza del Segretario di Stato per gli Affari esteri Antonella Mularoni, a New York per l’assemblea dell’Onu. “Pur sapendo che non sarebbe stata presente in questa sessione, accusa il capogruppo del Psd Claudio Felici, non ha ritenuto di mettere al corrente l’opposizione circa l’impossibilità di svolgere il dibattito nella seduta scorsa, possibilità concreta semplicemente alternando il proprio con quello del collega Gatti Un “atteggiamento scorretto” rincara la dose Ivan Foschi di Sinistra Unita, definendo “imbarazzante” tanto la maggioranza quanto gli accordi con l’Italia. L’opposizione e il Paese non sono stati coinvolti, conferma il compagno di partito Alessandro Rossi, chiedendo al Patto per San Marino di esprimersi anche sulle dichiarazioni di Salvatore Vargiu. Durissimo con i vicini d’oltreconfine Pier Marino Mularoni dei Ddc: “L’Italia si accinge a un condono fiscale, a perdonare gli evasori e si erge a moralizzatore verso San Marino con una violenza senza precedenti. Occorre riflettere e confrontarci seriamente”. Servono chiarimenti, aggiunge Stefano Macina del Psd, su “estero vestizione; stabile organizzazione; operatività in Italia delle nostre attività bancarie, finanziarie, assicurative, e la non retroattività delle intese”. E sempre Macina solleva una questione di opportunità politica sulla nomina del Presidente della Fondazione San Marino, al centro di questa sessione consiliare, chiedendo il non esame del comma. Tutti sappiamo, spiega, che Carisp deve cedere le quote del gruppo Delta e che è iniziata una Due Diligence del gruppo Intesa. Occorre valutare l’effetto che può avere il cambio degli interlocutori in questa fase e se non sia meglio tenere le bocce ferme. Non è in discussione, dice Macina, la competenza di chi sarà nominato ma solo l’opportunità di farlo ora.
Non prende la parola la maggioranza, per scelta – è il commento – e per non alimentare un dibattito che si ripete, monotono, da mesi. L’azione del governo, dice il Patto, sta maturando risultati molto concreti, a cominciare dal versante della politica estera, sulla quale l’Esecutivo si è trovato fin dal suo insediamento ad affrontare problemi gravissimi. Riproporre sempre le stesse polemiche da parte dell’opposizione non giova, dice la maggioranza, al futuro del Paese e alla soluzione dei molti problemi lasciati irrisolti negli anni. Quando l’opposizione saprà proporre contributi costruttivi avrà tutta la nostra attenzione, ma questo – per la maggioranza - non può avvenire quando ci si limita all’ostruzionismo e alla critiche precostituite. Cambia argomento Mirko Tomassoni. Il consigliere del Psd presenta un ordine del giorno per impegnare il governo a promuovere, entro un mese, una discussione sui diritti delle persone con disabilità e a garantire il monitoraggio, sul territorio, dei principi sanciti dalla Convenzione internazionale ratifica dal Consiglio il 29 gennaio del 2008.

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