Logo San Marino RTV

Consiglio: in apertura il riferimento sul FMI

13 feb 2019
Consiglio: in apertura il riferimento sul FMI
“Non è funzione del Fondo Monetario dare voti o giudizi – ribadisce Eva Guidi nel suo riferimento - ma analizzare e dare indicazioni. È questo lo spirito del suo messaggio rigoroso, che ricalca missioni precedenti. “Oggi – rimarca il Segretario alle Finanze - occorre procedere con determinazione e senza ritardi nelle azioni suggerite”. La maggior parte dei problemi del settore bancario – sottolinea – rappresenta un'eredità del passato. Se a suo tempo le criticità fossero state affrontate, l'approccio sarebbe stato graduale. Le ricapitalizzazioni su Cassa non hanno sortito gli effetti per mancanza di un piano di rilancio, la strada della trasparenza percorsa in ritardo e con pochissimi spazi di negoziazione. Dall'FMi la richiesta di una strategia coordinata su un sistema, oggi sovradimensionato, con interventi di ricapitalizzazione in banche di interesse sistemico. Percorribili le fusioni, non la conversione del credito d'imposta. Riguardo agli NPL, “sebbene presenti in maniera differente in ciascuna banca, hanno raggiunto grossi livelli rispetto agli attivi. A San Marino se ne parla in modo esplicito – ricorda la Guidi - solo dal 2014, nonostante fosse nota la presenza negli istituti di crediti dubbi e in sofferenza che nel 2016 arrivavano al 47%.
In merito alle finanze pubbliche, si suggerisce il contenimento dei costi e la ricostituzione delle riserve attraverso le riforme, come quella previdenziale e l'iva, oltre alla creazione di un dipartimento del tesoro per la gestione della liquidità. Il segretario rimarca che rimane aperta - anche se non concretizzata, la possibilità di ricorrere all'assistenza finanziaria.

L'opposizione si stupisce del silenzio sulla trasferta a Roma, chiede che il parlamento venga messo a conoscenza. “ Con Tria e Giorgetti – chiede Federico Pedini Amati - avete parlato anche di possibili aiuti economici?”. Chiede lumi anche sul Fondo Monetario, per sapere se ha garantito un finanziamento e di quale importo. L'attacco al Governo è frontale: “Sottovalutate la situazione e non risolvete i problemi. Chiedete aiuto a opposizioni e paese. Troviamo soluzioni condivise, diamoci un tempo e andiamo alle elezioni”.
Teodoro Lonfernini, invece, non vuole una situazione ponte, ma andare al voto subito, “chiedendo mandato pieno e vero ai cittadini, perché per la prima volta nella storia – dice - dovremo salvare il paese”. Per la minoranza la Guidi ha omesso di descrivere la realtà secondo il Fondo Monetario. “ Ci ha parlato di rischio di shock sistemico”, afferma Mariella Mularoni.

La maggioranza non ci sta, punta il dito contro “un potere politico/economico che ha tenuto fermo il paese per 20 anni”. Roger Zavoli si scaglia contro un'opposizione il cui marchio di fabbrica – afferma – è distorcere la realtà, tacendo su anni di avvertimenti del FMI e l'allarme sui conti di cassa, nascosti nei cassetti. “Nelle difficoltà – dice - al posto di fare sistema si cerca di affondare”.
“ Il passato lo conoscevate, è il futuro che state svendendo” gli risponde Elena Tonnini.
Torna anche il riferimento al tribunale, la preoccupazione per l'interpretazione di leggi e regole. “Quando la politica rinuncia al suo ruolo, non fornendo indirizzi ma nascondendosi dietro al paravento dell'autonomia di enti e organismi, o è perché non sa che pesci prendere o c'è una bussola esterna che sta indicando la direzione. Il Consigliere di Rete lancia quindi un appello alla maggioranza, a commissari che secondo lei votano senza porsi domande “perché - dice - non potete difendere per sempre progetti illegittimi e sanare con la vostra passività incompatibilità ai vertici della magistratura”. Intervento che Mimma Zavoli definisce “bruttissimo, con offese a chi, fuori dall'Aula, non può difendersi, coperta dall'immunità parlamentare. La Tonnini – chiosa il presidente della Commissione Giustizia - fa azioni militari usando le parole. Metodo – dice - che rifiuto e contrasto”. Sull'incontro a Palazzo Chigi c'è massimo riserbo ma i consiglieri di Repubblica Futura ne approfittano per sottolineare i buoni rapporti con il Governo italiano, smentendo quelle che definiscono accuse strumentali delle forze di minoranza sull'assenza di dialogo fra i due Stati.
Nicola Renzi stigmatizza quindi chi dipinge il paese peggio di quello che è "per togliere reputazione a governo e maggioranza. Un gioco al massacro che non serve a nessuno”. E a chi "parla a sproposito dei rapporti con il vicino, mai come in questa legislatura – dice - sono stati così intensi e produttivi". Il problema targhe un incidente di percorso, a cui si sta cercando una soluzione. Infine, su una possibile incompatibilità del Dirigente del tribunale, rimarcata ancora una volta e a gran voce da Marco Gatti, "il modo giusto per appurarlo - dice Renzi - è semplicemente quello di rivolgere la domanda al diretto interessato in Consiglio Giudiziario Plenario, organo che deve valutare l'incompatibilità di un suo membro”.

MF

Riproduzione riservata ©