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CGG: tensione in Aula dopo dimissioni da Commissione Giustizia. Domani Consiglio straordinario in seduta segreta

24 nov 2017
Udp
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Il clima in Aula risente delle tensioni della Commissione Giustizia. L'aria è tesa, la tensione si taglia col coltello. Fuori microfono c'è uno scontro verbale tra commissari di maggioranza ed opposizione davanti alla Reggenza che sospende i lavori del Consiglio e riunisce un Ufficio di Presidenza urgente. Si decide di convocare, domani, un Consiglio Straordinario in seduta segreta, per discutere dei temi inerenti la giustizia e affrontare la questione dimissioni ed eventuali sostituzioni. La seduta proseguirà fino all'esaurimento del comma. Contraria l'opposizione che, compatta, chiedeva se ne discutesse nella seduta di dicembre. Tensione che emerge nel dibattito sulle dimissioni di Capuano. Il comma si chiude con la votazione di tre ordini del giorno. Passa con 34 sì quello della maggioranza che si porta a casa qualche voto in più.
Dà mandato al Governo di intervenire in tempi rapidi per ridefinire le funzioni di Banca Centrale, attraverso la riforma dello Statuto e la separazione dei settori non attinenti l'attività di regolatore. Nella sua relazione il Segretario Celli ha parlato di un sistema retributivo irrazionale e irragionevole, assicurando il massimo impegno del Governo per una complessiva e radicale riorganizzazione dell'istituto. Nell'odg troviamo la riduzione del trasferimento dello Stato “per perseguire – si legge - la ristrutturazione dell'organico, il potenziamento delle competenze attinenti alle funzioni specifiche”. Si impegna inoltre l'esecutivo ad avviare le procedure per l'individuazione di un nuovo Direttore Generale il cui mandato dovrà essere rivolto anche agli obiettivi individuati per Bcsm. Naturalmente, fra i suoi compiti, la prosecuzione del percorso di rilancio del sistema confermando il dialogo costruttivo con gli istituti di credito. Non passa l'odg della Dc che chiedeva di inserire nella prossima sessione consigliare un comma per definire gli interventi sul sistema e per ricostituire la piena funzionalità di Banca Centrale. Bocciato anche quello a firma Dim e Psd per vincolare il futuro direttore a sospendere ogni decisione sull'acquisizione di quote di istituti bancari e finanziari fino a che non siano chiusi i procedimenti penali in corso. Il gruppo socialista non partecipa alle votazioni perché “tutti e tre gli Odg – spiega Mancini - si proiettano già sul nuovo direttore senza la presa d'atto del Consiglio delle dimissioni di Capuano”. Chiuso il comma, si passa ai decreti. Ratificato quello su “Modifiche e integrazioni alle norme in materia di sostegno allo sviluppo economico”. “Tratta l'operatività della Legge Sviluppo” – spiega Zafferani – e riguarda diverse procedure, tra le quali assunzioni, residenze e part time imprenditoriale. L'operatività nella prima fase sta andando discretamente – dice il Segretario che anticipa la volontà di emettere un decreto unico attuativo.

MF

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