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Consiglio: aria pesante in Aula tra critiche, accuse e qualche imbarazzo

di Monica Fabbri
26 ago 2020
Consiglio: aria pesante in Aula tra critiche, accuse e qualche imbarazzo

Tensioni a Palazzo, in un comma comunicazioni che evidenzia l'enorme distanza fra una maggioranza e un Governo che rivendicano il proprio operato e un'opposizione che attacca su metodo e contenuti, evidenziando assenza di strategie, opacità e mancanza di condivisione. “Invito i colleghi a leggersi il nostro programma di Governo al netto dell'emergenza covid”, esordisce Oscar Mina. “Non abbiamo la bacchetta magica ma le idee chiare su come ridare slancio e fiducia al paese”. Invita al confronto sui temi, accantonando proclami e slogan. “La demagogia – afferma - non aiuta nessuno”. Alberto Spagni Reffi si dice frustrato dall'aria pesante che si respira in Aula. “Rete – dice – è un gruppo nuovo, eppure viene sempre attaccato. Perché?” Ammette che certe tematiche sensibili non sono state trattate con adeguata cura e alcune scelte fatte con poca progettualità, “il covid ha concentrato tutte le energie – spiega - ma non deve essere una scusa. La verità è che si è sempre dovuto rincorrere qualcosa”. Infine l'appello al dialogo, “unico strumento per le riforme necessarie”. Ma il dialogo – secondo Giuseppe Morganti – rischia di rimanere una chimera se prevarrà la linea dura dei componenti politici più aggressivi che usano l'arma della minaccia e dell'insulto. Cattivo esempio per il paese, come quello di un Consiglio non trasparente, “che nel nascondere le ragioni delle sue decisioni – afferma - invia un messaggio di impotenza della politica, facendo perdere ai cittadini l'ultima speranza di affrancamento. Vecchi poteri scalzati dal percorso di trasparenza hanno ritrovato spazio e stanno facendo sentire con violenza la loro rabbia, smantellando il poco di buono che era stato costruito”. Si appella ai consiglieri “che hanno a cuore l'interesse comune di fermare questa deriva”. Uno di questi è Pasquale Valentini per cui Morganti auspica posizioni di responsabilità.

Tanti gli argomenti toccati in questi due giorni di Consiglio: Michela Pelliccioni di Motus Liberi chiede maggiore attenzione alla disabilità mentre il Segretario Canti torna sulla gestione rifiuti, sottolineando che le scelte del Governo si basano sulla relazione dell'Azienda dei Servizi, su dati incontestabili, “per recuperare – afferma - tre anni di mancata attività”. L'Azienda completerà i lavori dell'area per le attività di compostaggio, al fine di recuperare “la metà dei rifiuti conferiti a Coriano per un compost di qualità da usare in territorio”, e adeguerà il centro raccolta e stoccaggio dei rifiuti differenziati. Spazio anche alla sicurezza stradale, con Lorenzo Bugli che presenta un ordine del giorno sottoscritto all'unanimità per l'istituzione il 23 maggio della giornata nazionale. Insomma, tante, troppe questioni per Rossano Fabbri, che si dice in imbarazzo “nell'assistere ad una sequela di interventi dove si parla dell'universo mondo”, una sorta di “ostruzionismo della maggioranza, è la seconda volta che la normativa sulla giustizia finisce in fondo all'odg. Una presa in giro”. Denise Bronzetti rispedisce l'accusa al mittente, mentre sulle riforme richieste a gran voce dall'opposizione, “in 3 anni di legislatura – attacca - non siete riusciti a portarle a compimento”. Libera non parteciperà alla seduta a porte chiuse sulla giustizia e proprio sulla segretezza si sofferma il Segretario Ugolini, che rimarca la necessità di trattare temi sensibili in maniera riservata, così come fu fatto dall'attuale opposizione nel 2017 per gli accadimenti in Commissione. Sarà segreta anche la commissione finanze sul tema del finanziamento: “Ci sono dati sensibili che hanno effetti su economia e prospettive di un paese”, afferma Marco Gatti, che sulle azioni intraprese rimarca il coraggio del Governo di andare fino in fondo sul collocamento di un titolo di Stato. E ancora: “non ci saranno interventi di assistenzialismo ma interventi mirati per sostenere l'economia del paese”.

La beffa più grande, per Matteo Zeppa, “è fare le vittime quando si è stati carnefici. La cittadinanza non vuole polemiche e la difesa dell'indifendibile”. Tira le somme Francesco Mussoni. In un comma comunicazioni sempre più comma varie ed eventuali – commenta – è evidente un fatto politico: c'è un'opposizione che si deve riaccreditare con l'opinione pubblica dopo una legislatura fallimentare e una maggioranza che si sta avviando verso soluzioni da dare al paese. Invita ad un metodo di confronto con tutte le parti sociali perché le sfide – dice - non possiamo affrontarle da soli. Poi, citando Draghi, “se affrontiamo il debito pubblico con lo spirito di revisionare e correggere sarà un debito buono. La sfida su cui misurarsi sarà focalizzare con chiarezza metodologie e ragionamenti sui quali intervenire insieme”.

È il momento delle Istanze d'Arengo. Approvate all'unanimità l’installazione nel Parco Ausa di aree attrezzate per il fitness e, sempre a Dogana, segnaletiche orizzontali in Via Cipriano Manetti. 


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