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Consiglio: bocciati gli odg dell'opposizione e la richiesta di procedura d'urgenza per commissione d'inchiesta. Passa odg della maggioranza a tutela dei risparmiatori vittime di truffe

23 giu 2017
Consiglio Grande e Generale
Consiglio Grande e Generale
Nell'ultima giornata del Consiglio si riparte dal comma sulle banche e non si placano le polemiche, anzi, prendono nuovo corpo. Viene messa in votazione la richiesta della Dc di procedura d'urgenza per l'istituzione della Commissione d'inchiesta. "Necessaria per fare luce sulle tante ombre- dice la Dc – emerse negli ultimi mesi". Oscar Mina mette agli atti documenti che – dice – attestano il forte rapporto fra i fratelli Confuorti e i vertici di Bcsm. “C'è un'influenza importante delle scelte fatte in Banca Centrale – avverte Pasquale Valentini - nelle modalità in cui vengono assunte figure chiave”.
Risulterebbe che “la moglie di uno dei membri della vigilanza sia una top manager di una società lussemburghese di Confuorti”. Si chiede quindi alla maggioranza di valutare, prima di esprimersi. Si tratta di documenti soggetti a normativa sulla privacy, il materiale quindi viene depositato in Ufficio di Segreteria ma al termine del Comma, dopo approfondimenti tecnici, la Reggenza precisa “che è consultabile con vincoli di maggiore sicurezza”. Per Iader Tosi la Dc si arrampica sugli specchi rincorrendo possibili congetture, per Enrico Carattoni si scade nelle solite patologie politiche che prendono informazioni passate ad arte per creare confusione. Pedini Amati ribadisce le strane coincidenze, i presunti incontri dei vertici Bcsm con un grande debitore di un istituto di credito. “Non sono congetture – dice - guardiamo ai fatti”. Sulla procedura d'urgenza Lorenzo Lonfernini chiede alla Dc di soprassedere perché segua l'iter previsto dal regolamento. “Sarebbe – dice – un segnale di disponibilità per arrivare ad una versione più condivisibile. Poi, rassicura: “Siamo per correggere le patologie ma senza uccidere il paziente. Vigileremo attentamente se ci sono altre intenzioni e certamente prenderemo i necessari provvedimenti.” Simone Celli parla di tentativo di mistificare la realtà. “Mi dispiace che al posto di discutere di prospettive si ragioni sul complotto, dimenticando che i rapporti forti riguardano l'attività politica di un ventennio.”
Per la procedura d'urgenza servono i due terzi del Consiglio, tutta l'opposizione si dice a favore. Iro Belluzzi si appella affinché si faccia chiarezza prima che sia troppo tardi. Adesso.sm annuncia voto contrario. “Non ravvisiamo l'urgenza – spiega Roberto Giorgetti – e in un momento così delicato lanciare questa iniziativa alimenterà confusione a svantaggio del sistema bancario e dell'intero sistema economico sammarinese”. La richiesta viene respinta per 21 voti sì e 31 no.
E' il momento del voto sugli odg. La minoranza, compatta, chiede le dimissioni dei vertici di Bcsm e di sospendere l'operazione di assorbimento di Asset in Carisp. Critica invece il mandato al Congresso di porre in essere azioni per accertare mala gestio. Alessandro Mancini chiede chiarimenti all'Ufficio di Segreteria: “quell'ordine del giorno ha i criteri per essere ammissibile? Non è il governo che deve entrare su decisioni di mala gestio, altri gli organi che devono esprimersi”. “E' ovvio – gli risponde Giorgetti - che per farlo utilizzerà gli strumenti che gli sono propri”. L'Ufficio di Segreteria conferma l'ammissibilità. “Non si invita il Congresso ad accertare direttamente la responsabilità – spiega Mirko Tommassoni - ma porre in essere azioni utili al fine di.”Matteo Ciacci sottolinea che l'odg della maggioranza è propositivo, apre al dialogo e al confronto, invia un messaggio di tolleranza e approccio costruttivo ai problemi, in un momento in cui serve serenità. Ciacci rimarca che il reperimento necessario per riequilibrare il sistema bancario prevede un'azione composita, dando priorità alle risorse interne. Spera si trovino condivisioni, pur partendo da posizioni diverse. “Si sta giocando tanto – dice - ma crediamo di aver intrapreso un percorso di trasparenza nel rispetto delle regole”.
Riguardo alla richiesta delle dimissioni dei vertici di Bcsm, “avrebbe un impatto terrificante sull'immagine e la credibilità del paese” - avverte Simone Celli, che invita a cogliere gli insegnamenti della storia, ad imparare dagli errori. Chiama in causa Bossone, ricorda il congelamento dei rapporti con Bankitalia.
Pedini Amati lo corregge: “E' dieci anni che dobbiamo firmare il memorandum. Si era acquisito un rapporto valido con gli ex membri della vigilanza defenestrati da questa direzione. È sul sito di Bankitalia. Gli attuali vertici, invece, non pare abbiano rapporti altrettanto buoni”. Giuseppe Morganti apre nuovamente al dialogo: “Siamo nella fase in cui si chiede alla politica di esprimersi sugli orientamenti emersi dalle analisi sul sistema. Vogliamo collaborare o continuare a parlare di complotto?” L'odg della maggioranza viene approvato con 31 si e 22 no. Non passano quelli della minoranza. Così come vengono bocciate le istanze per l'abolizione del segreto bancario e per l'istituzione di un fondo per i risparmiatori vittime di truffe. La maggioranza condivide però il principio, passa quindi un odg di Adesso.sm in cui si invita il Governo ad elaborare una proposta di tutela. In questo caso arrivano anche i voti dall'opposizione. 43 i sì. Chiuso il Comma sulle banche, si apre quello per l' avvio delle procedure di nomina di un Giudice d’Appello. Si trova la maggioranza assoluta.

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