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Consiglio: al centro la finanza sammarinese

18 set 2009
Consiglio Grande e Generale
Consiglio Grande e Generale
In Consiglio Grande e Generale il lungo dibattito sui temi economico-finanziari della Repubblica, che prende spunto dalla relazione di Banca Centrale, presentata all’assemblea consiliare. Un documento che traccia l’andamento del 2008 e dei primi mesi del 2009, anticipato da un riferimento del Segretario di Stato alle Finanze e Bilancio, Gabriele Gatti. Nella sua relazione Gatti parla di superamento del segreto bancario e della necessità di integrazione al contesto europeo. Fondamentale l’adesione agli standard internazionali e dunque lo scambio di informazioni. San Marino deve cambiare, rivedere le sue scelte, dotarsi di un nuovo programma di sviluppo. Dalle opposizioni parole di apprezzamento e di condivisione per la relazione del Segretario, giudicata convincente dal Psd che evidenzia come alcuni punti facessero già parte dei documenti di quel partito e mette in guardia sui rischi di perdere autonomia e sovranità in favore di Banca d’Italia. Lo fa il Capogruppo, Claudio Felici, che apre la serie di interventi, seguito dall’esponente degli Eps, Pier Marino Menicucci che evidenzia come la trasparenza sia un fatto da cui non si può prescindere per ragioni etiche oltrechè per motivi di rapporti internazionali. Poi, via via, gli altri iscritti a parlare, 36 in totale. E’ un dibattito che, con toni diversi, tocca una serie di argomenti correlati alla finanza sammarinese: dagli attacchi mediatici contro il Titano alle vicende giudiziarie che hanno attraversato Asset e Cassa di Risparmio, le tensioni con Banca d’Italia per il sistema dei pagamenti, gli sviluppi del caso Delta, i rapporti con l’Italia, le affermazioni del Ministro Tremonti. Ma la discussione valuta anche il progetto di sviluppo del Paese. Un dibattito che presumibilmente proseguirà fino a sera.

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