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Consiglio: è il comma comunicazioni il protagonista della sessione

25 set 2013
Consiglio: è il comma comunicazioni il protagonista della sessione
Consiglio: è il comma comunicazioni il protagonista della sessione
Per 5 ore, in Aula maggioranza e opposizioni si sono confrontate, anche con toni duri, sullo sciopero generale di ieri. Chiavi di lettura diverse anche se da tutti si è levato forte un appello alla responsabilità. La stessa Reggenza, dopo ore trascorse in comma comunicazioni, ha invitato l’Aula ad accelerare i tempi proprio per rispondere ai cittadini che chiedono alla politica di fare presto. L’opposizione si compatta, firma un ordine del giorno in cui chiede al governo di ritirare il progetto di riforma fiscale e riaprire il confronto con la Csu. Ma c’è anche chi, come il segretario socialista, si chiede se un accordo non ci sia già e se qualcuno non abbia utilizzato la piazza per raggiungere i propri obiettivi – politici e sindacali - giocando una partita sulla testa dei lavoratori e delle imprese. Nessun ritiro ma una legge da migliorare e che già, nell’ultima bozza, va incontro alle richieste del sindacato. Questa la replica della maggioranza che si impegna a concretizzare velocemente quando prodotto dagli ultimi incontri per portare in Commissione il testo emendato. Denise Bronzetti invita a tradurre subito in legge la delibera già emanata dal governo altrimenti, ha detto, si potrebbe pensare che lo sciopero di ieri era inutile perché dietro l’angolo c’era già l’accordo. L’orizzonte lo abbiamo definito e il decreto sviluppo è in dirittura d’arrivo. Così il Segretario alle finanze replica alle richieste arrivate dalla piazza, Ma la veritภricorda, è che il saldo dell’operazione “riforma tributaria” oggi ha bisogno di 40 milioni di euro. Adesso tocca all’assestamento di bilancio. San Marino ascolta il Fondo monetario internazionale e interviene di nuovo nella ricapitalizzazione della Cassa di risparmio. Prevista l' emissione di bond per un valore nominale di 105 milioni di euro che saranno girati nel fondo per la futura ricapitalizzazione della banca. In sostanza lo Stato garantisce attraverso i bond capitale per circa 85 milioni e in cambio riceverà le azioni della Cassa. Cambierà ovviamene la governance della banca, con l’ingresso in Cda di membri di nomina governativa. Non un investimento per fare debito, precisa Felici che sta lavorando a nuovo accordo con la Fondazione, dopo il primo prestito da 60 milioni. In questo modo, ha detto, lo Stato garantisce alla banca stabilità e sovranità, assicurando capitale e preservandola da eventuali scalate. L''assestamento di bilancio contiene anche l'intervento per Aeradria e sancisce l' abolizione della seconda tranche della patrimoniale.

Sonia Tura

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