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Consiglio: concluso il dibattito sulla riforma pensionistica

8 nov 2005
Consiglio: concluso il dibattito sulla riforma pensionistica
Si è concluso in mattinata il lungo dibattito sulla riforma previdenziale, che sarà votato nel pomeriggio. 'Bisogna dare atto al governo straordinario di aver portato un provvedimento di tale portata a pochi mesi dalle elezioni' - ha detto il capogruppo Pss Fiorenzo Stolfi. 'Non si tratta di un intervento vessatorio – gli fa eco il segretario della Dc Pier Marino Menicucci – ma alla vigilia delle elezioni peserà sulla bilancia, all'attenzione dei cittadini, la responsabilità da una parte e la demagogia. Noi saremo dalla parte della responsabilità'. Più critico l’intervento di Gabriele Gatti, per il quale non serve coraggio, 'ma capacità nel fare una legge senza sperequazioni, né per i cittadini, né per le imprese'. Per Giuseppe Morganti 'interventi che mettono in risalto punti di crisi non si spingono al punto di indebolire una impalcatura forte ed efficace'. Proprio al presidente del Psd si rivolge Alessandro Rossi: 'sbagliato accollarsi la responsabilità di una riforma non certamente popolare in tempo di elezioni per coprire la cattiva gestione dei fondi degli ultimi 20 anni - dice indicando i banchi del Pdcs - e lei - conclude Rossi rivolto a Giuseppe Morganti - vuole lavare i panni a questa gente?'. 'Una riforma che e’ solo un provvedimento tampone che prolungherà l’agonia del sistema - per Mario Venturini - bloccata dagli interessi elettorali della maggioranza'. Ivan Foschi parla di controriforma. Non lesinano critiche al governo straordinario Augusto Casali e Romeo Morri, per una riforma che prima necessitava il varo di quella fiscale. Critiche anche dai Sammarinesi per la Libertà. Per Giuseppe Rossi, la riforma andrà a penalizzare giovani e fasce intermedie. Discorso a parte per le future pensionate. I Consiglieri Maurizio Rattini e Valeria Ciavatta hanno posto l’accento su 'un impianto legislativo che non ha tenuto conto delle diverse esigenze, anche familiari, delle lavoratrici'. 'Su questo aspetto, così come su altri, previsti dall’articolo 12 ci sarà tempo 18 mesi per apportare dei correttivi, nella definizione del testo unico' - ha detto Pasquale Valentini. 'Sacrifici per il Capogruppo Dc Claudio Podeschi, ma sostenibili e graduali'. Di taglio diverso l’intervento del Consigliere Glauco Sansovini: 'l’obiettivo principale del governo era pareggiare il bilancio per farsene vanto di fronte alla popolazione, ecco perché limare sul gettito versato alle pensioni'.
A chiusura del dibattito e’ stata la replica del segretario Massimo Rossini a scatenare gli interventi. Accusa di demagogia la maggior parte dei consiglieri dell’opposizione, si toglie qualche sassolino dalla scarpa, salva alcuni interventi della minoranza. Precisa che è la sinistra a dover mettere le pezze dove la destra non e’ riuscita, vedi le riforme previdenziali del passato. “Ci ha voluto dare le pagelle”, hanno lamentano i membri dell’opposizione. “Segno evidente di nervi scoperti”. E ancora critiche a una legge frettolosa e iniqua, che chiederà di lavorare di più; versare di più e ricevere meno quando sarà il momento. 'Solo critiche senza però dire quale soluzione trovare', per il capogruppo dc Podeschi. Per AP la demagogia e’ venuta anche dalla maggioranza. Per Francesca Michelotti la demagogia dell’opposizione 'costa – citando l’ammontare delle pensioni più alte - 1 milione 700 mila euro l’anno allo stato'.

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