Consiglio: coniugare rigore e sviluppo

Il Fondo Monetario Internazionale chiede maggiore intraprendenza per la crescita in Eurozona. E dopo anni di appelli al rigore invita a fare di più per lo sviluppo, guardando con una attenzione nuova i piccoli Stati. Di ritorno da Washington, i Segretari per le Finanze e per l'Industria, si soffermano proprio sulla comunicazione finale dell'Fmi, che porta alla ribalta i 44 piccoli Stati membri dell'organizzazione, rimarcando l'impegno a fare di più in programmi e assistenza tecnica, dando ai micro-Paesi un ruolo e un protagonismo che prima non avevano mai avuto. A Washington il Segretario Felici ha partecipato a 4 sessioni distinte con la delegazione che ha visitato il Titano. E con il vicepresidente del Fondo competente per area, si è parlato di Cassa di Risparmio e finanza pubblica.
Felici ha anche incontrato il ministro italiano Vittorio Grilli. Lo abbiamo ringraziato, ha detto, per la ratifica dell'accordo contro le doppie imposizioni fiscali. Una iniziativa, spiega, che passa la palla direttamente al Parlamento. Positiva anche l'attenzione ricevuta da Banca mondiale. Il Segretario Arzilli sottolinea l'interesse per i progetti che San Marino sta mettendo in campo e che, precisa, potrebbero avere un aiuto in termini di consulenza dalla Banca Mondiale. Dal 2014 la Repubblica sarà inserita – per la prima volta - nella classifica "Doing Business", che valuta l'attrattività economica di 180 Paesi, in base all'efficienza e all'operatività del sistema.
[Intervista a Claudio Felici, Segretario di Stato alle Finanze]


Sonia Tura

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