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Consiglio: continua la bagarre sulla vendita dei crediti Delta

19 apr 2018
Consiglio: continua la bagarre sulla vendita dei crediti Delta
Consiglio: continua la bagarre sulla vendita dei crediti Delta - Gatti: "prima di cedere si poteva trattare con le 90 banche italiane l'apertura di credito a tasso a...
Il via libera alla vendita dei crediti Delta monopolizza la seduta serale del Consiglio.

In comma comunicazioni l'opposizione non fa sconti. Per Grazia Zafferani è una data che sarà ricordata nei libri di storia sammarinese. “Siete certi - chiede a maggioranza e Governo – che le vostre decisioni non siano state dettate da qualcuno senza principi morali ed etici?” Per Marco Gatti andava intavolata una trattativa prima di superare l'accordo con il ceto bancario italiano. “Lo capisce chiunque – dice - che per Cassa che ha oltre il 50% dei crediti, la vendita anticipata è tutto tranne che un affare”. Serviva una contropartita. Ad esempio aprendo una linea di credito a tasso agevolato. “Chiedendo 5 o 10 milioni a ciascuna delle 90 banche interessate – dice Gatti - avremmo risolto i problemi di liquidità senza doverci mettere in casa il fondo monetario”.

In chiave prospettica, si poteva altresì chiedere al ceto italiano di collaborare con San Marino per firmare il memorandum con Bankitalia. “Se il nostro mercato rimane interno – avverte – è destinato a morire”. Roberto Giorgetti boccia questo approccio. “Non è costruttivo – dice - è una sorta di ricatto che rischia di creare ostilità nell'ambiente bancario allontanando la possibilità di stipulare il memorandum d'intesa”. Riguardo alla valutazione degli npl, rimarca che il percorso è stato giudicato trasparente dallo stesso collegio sindacale di Cassa. “Le offerte si basano sull'effettivo valore degli Npl, su basi oggettive.”

Mimma Zavoli riconferma la fiducia nel cda, sottolineando che l'opposizione sta invece sfiduciando i propri membri “perché non confermano – manda a dire - teorie buttate nell'agone politico pur di creare discredito”. Lorenzo Lonfernini rimanda al mittente attacchi personali “gratuiti” e invita a stare vicini a tutto il cda, “perché sta affrontando passaggi delicatissimi che sono solo l’epilogo di problematiche che hanno radici antiche”. “Le accuse di avere restaurato i metodi della cosiddetta vecchia politica – aggiunge – ci vengono mosse da un’entità nella quale è ormai praticamente impossibile distinguere dove finisce Rete e dove inizia la Democrazia Cristiana, il Partito Socialista, o il P.S.D”.

MF

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