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Consiglio d'Europa: no alla vaccinazione obbligatoria né ai passaporti vaccinali

Nicolini: lettera ai Capigruppo dei 47 Paesi membri “per sensibilizzare l'approvvigionamento delle dosi a tutti i cittadini"

27 gen 2021
Consiglio d'Europa: no alla vaccinazione obbligatoria né ai passaporti vaccinali

Votato a larghissima maggioranza il rapporto 'Vaccini Covid-19: questioni etiche, legali e pratiche' oggi all'esame dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa. In plenaria l'intervento del Direttore Generale dell'OMS Tedros Ghebreyesus, per poi dare spazio alle varie opinioni sul tema, compresi eventuali dubbi su efficacia e rischi. Il Consiglio d'Europa sposa unanimemente le ragioni della scienza, nonostante ritenga non percorribile la strada dell'obbligatorietà della vaccinazione, e nemmeno l'utilizzo dei certificati di vaccinazione come passaporti; si spinge semmai per una comunicazione capillare e di livello. 

L'assemblea sostiene inoltre che "debba essere garantito che tutti i Paesi abbiano potuto vaccinare il personale medico e i gruppi vulnerabili prima di estendere la vaccinazione ai gruppi non a rischio".

In sede di dibattito, il Vice Presidente della Sinistra Unita Europea, Andrej Hunko ha dato voce anche alle istanze del Capo Delegazione Sammarinese Marco Nicolini, spendendo parole di sostegno per i Piccoli Stati d'Europa in situazione di difficoltà. Approvato un emendamento alla risoluzione per superare le barriere e le restrizioni derivanti da brevetti e diritti di proprietà intellettuale, al fine di garantire la produzione e la distribuzione globale di vaccini. Nicolini, in linea proprio con lo stesso emendamento sottoscritto, anticipa che a stretto giro scriverà una lettera ai Capigruppo delle 47 delegazioni nazionali “per sensibilizzare – spiega – l'approvvigionamento delle dosi per i cittadini di tutti gli Stati membri”.



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